Elon, Macron e governo: la linea di Salvini

"Musk sbaglia sulla Nato, ma firmerei per Starlink. Il francese ossessionato dalle armi"

Elon, Macron e governo: la linea di Salvini
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Tra Ucraina, Donald Trump e il piano di riarmo dell'Europa, la politica estera continua a tenere banco nel dibattito interno italiano. E, così, mentre a sinistra approfittano delle dichiarazioni di Elon Musk su Starlink e la guerra tra Mosca e Kiev per attaccare la premier e il governo, nel centrodestra emergono sfumature diverse.

Matteo Salvini non fa marcia indietro dopo aver definito Emmanuel Macron «un matto che parla di guerra nucleare» e rivendica il ruolo della Lega all'interno della maggioranza. Ma il ministro agli Affari europei Tommaso Foti, di Fratelli d'Italia, dice di preferire un «vocabolario più istituzionale» rispetto a quello del leader del Carroccio. «Mi hanno detto che Macron si è offeso, mi spiace, però se uno parla ossessivamente di armi nucleari, di invio di armi, di invio di truppe, di invio di soldati, forse lo fa perché ha dei problemi interni in Francia, non perché gli interessi la pace», ribadisce Salvini da Milano, dove è in visita ai gazebo della Lega «per la pace in Ucraina e la pace fiscale». E, proprio sul partito di Via Bellerio, ci tiene a precisare: «Io non sento abitualmente Trump come lo sente il presidente del Consiglio, ma ritengo che sia grazie a lui che stiamo parlando di pace e quindi chi ritiene Trump un pericolo, un criminale, un fascista, un arrogante, sbaglia, bisogna essere tranquilli, pacati. Io penso che la Lega stia portando un contributo all'azione del governo, magari facendo o dicendo quello che altri pensano ma non sempre possono dire». Poi respinge le accuse di filo-putinismo: «Con Mosca non ho contatti da tre anni». Anzi, sulle frasi di Musk su un ipotetico addio degli Usa alla Nato, fa il controcanto: «Secondo me da questo punto di vista sbaglia, stiamo bene nella Nato». Però, continua, «sbagliano quelli che a sinistra dicono di no a Musk a prescindere. Secondo me il governo italiano avrebbe l'interesse domani mattina a firmare un contratto con Starlink che ha 7.000 satelliti in orbita». «È pericoloso chiunque parli di nucleare applicato al conflitto», dice a proposito delle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla pericolosità della narrazione nucleare della Russia. Tornando al duello Salvini-Macron, più morbido l'approccio di Foti. «La cosa migliore è utilizzare un vocabolario politico istituzionale. Ma devo ricordare che non ho visto tanta attenzione quando il ministro francese Darmanin insultò Giorgia Meloni o quando Macron definiva i populisti la lebbra dell'Europa», dice a Radio 24 il ministro di Fratelli d'Italia.

Su Musk e Starlink, invece, dal «campo largo» partono gli attacchi in batteria. Le opposizioni mirano a Musk sulla guerra per chiedere che venga cambiato il Ddl Spazio, testo approvato giovedì dalla Camera e ora passato al Senato. Inizia la segretaria del Pd Elly Schlein. «Elon Musk sta dimostrando che l'unica cosa che vuole è estendere il proprio impero economico, anche se questo vuol dire farlo sulla pelle di un popolo aggredito che in queste ore sta subendo l'ennesima offensiva. Come fa Giorgia Meloni a voler consegnare le chiavi della sicurezza nazionale italiana a Musk anche dopo aver sentito le sue ultime gravissime parole? Il governo cambi subito rotta e sul ddl Spazio non si faccia dettare la linea da Musk», attacca Schlein. Per il M5s quello di Musk «è un becero ricatto» e «Meloni sta svendendo la sicurezza del Paese».

Secondo il leader di Azione Carlo Calenda «Musk è pericoloso e fuori controllo». Non manca il commento di Alleanza Verdi e Sinistra. «Meloni non difende l'indipendenza dell'Italia, ma la trasforma in un paese a sovranità limitata sotto il condizionamento di Musk», incalza il verde Angelo Bonelli.

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