In Emilia carceri al collasso. Salvini: "Ma il Pd pensa a cancellare i dl Sicurezza"

Il caso delle carceri in Emilia Romagna entra in campagna elettorale. Salvini: "

In Emilia carceri al collasso. Salvini: "Ma il Pd pensa a cancellare i dl Sicurezza"

I dati pubblicati da Antigone nel suo osservatorio dicono che in Emilia Romagna ci sia un affollamento nelle carceri del 137%. A fronte di una capienza regolamentare media di 279,3 detenuti, negli istituti penitenziari vivono in media 383,4 persone. Un tema che, a 10 giorni dalle elezioni, entra prepotentemente in campagna elettorale.

La polemica in Emilia Romagna

A scatenare la polemica è Matteo Salvini, in queste ore impegnato tra l'Emilia e la Calabria in vista delle urne del 26 gennaio. "Duecento nuovi detenuti in arrivo nel nuovo padiglione del carcere di Parma, struttura che all’inizio del 2020 contava 652 'ospiti' a fronte di una capienza regolamentare di 455 - dice il leghista - Con la Lega al governo, lavoravamo per far scontare la pena nel Paese d’origine, ma ora Renzi, 5Stelle e il Pd di Bonaccini hanno bloccato tutto. Ringraziamo le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, mai abbastanza valorizzati, che a Parma saranno costretti a lavorare in condizioni sempre più difficili". Il Carroccio denuncia problematiche in tutta la regione. L'ex ministro dell’Interno parla di "condizioni allucinanti per chi lavora” nel carcere di Reggio Emilia e di "difficoltà e problemi in tutte le altre case circondariali della regione a partire da Ravenna, Rimini, Modena dove alcuni agenti sono stati aggrediti".

Il sovraffollamento in Italia

Il problema del sovraffollamento riguarda tutta Italia. A fronte di una capienza di poco più di 50mila posti, alla fine del 2019 scorso erano detenute 60.769 persone. Un tasso di sovraffollamento medio del 119,9%, con picchi del 214%. Il più gremito risulta essere l'istituto di Larino, poi ci sono Taranto, Como, Latina, Brescia 'Verziano' e Pordenone. Tra gli istituti emiliano-romagnoli, all'undicesimo posto di questa particolare classifica nazionale spicca Ravenna con un tasso del 173,47% (85 detenuti a fronte di 49 posti). Il carcere di Bologna è poco sotto, al 14esimo posto, con 851 ospiti in una struttura da 500 posti (170,2%). Poi ci sono Ferrara al 34esimo (371 detenuti per 244 posti, tasso del 152,05%) e Reggio Emilia al 146,6% (con 435 ospiti a fronte di una capienza massima di 297 persone) . "Le galere italiane sono indecenti - attacca Salvini - soprattutto per le donne e gli uomini in divisa. Il carcere di Reggio Emilia, che ho visitato, andrebbe chiuso”. Se guardiamo al dato totale, in Emilia Romagna vivono oltre 3.800 detenuti per una capienza massima di 2.793.

I detenuti stranieri

Particolare attenzione va data alla presenza di detenuti immigrati in carcere, già terreno di scontro per le forze politiche. In Emilia Romagna il 50,3% di chi sta scontando una pena ha cittadinanza stranieri. Si tratta di un dato superiore alla media nazionale, che si ferma a un terzo del totale (32,7%). L’istituto con più migranti è quello di Piacenza “San Lazzaro”, dove su 508 detenuti totali ben 338 sono stranieri. Si tratta del 66,54% del totale. Un dato simile lo vive anche Modena, che ospita 335 immigrati, cioè il 63,45% dei detenuti dietro le sbarre. Il terzo posto della classifica se lo aggiudica Reggio Emilia, poi ci sono Ravenna, Bologna e Rimini. "La Lega ha lavorato e lavorerà per far scontare la pena ai detenuti stranieri nel Paese d’origine - attacca Salvini - ed è al fianco della Polizia Penitenziaria. Il Pd di Bonaccini, invece, pensa a smontare i Decreti sicurezza, a schedare le Forze dell’Ordine e a spalancare i porti".

Una risposta, a quanto pare, all'intervista di Graziano Delrio rilasciata a Repubblica nei giorni scorsi in cui l'esponente dem chiede al governo di "cancellare" i decreti voluti dall'ex ministro leghista.

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