"Meglio alle famiglie delle vittime...". Sibilia gela Grillo: caos nel M5s

Il comico chiede tamponi gratis per i lavoratori non vaccinati, ma il sottosegretario grillino lo stoppa subito: "Chi oggi non ha il green pass è un no-vax"

"Meglio alle famiglie delle vittime...". Sibilia gela Grillo: caos nel M5s

Il Movimento 5 Stelle riesce nell'impresa di spaccarsi anche quando in campo torna Beppe Grillo, che ha provato ad avanzare una sua proposta in vista del 15 ottobre: venerdì scatterà l'obbligo del green pass per i lavoratori del settore pubblico e del privato e si teme una sacca di sprovvisti che rischia così di essere sospesa e privata del diritto al lavoro. Chi non possiede il certificato verde va incontro a una serie di conseguenze, motivo per cui il garante del M5S ha chiesto una "pacificazione" sul passaporto vaccinale che si traduce in tamponi gratuiti per i lavoratori non vaccinati.

Lo scontro nel M5S

Il comico genovese ha fatto due calcoli ed è arrivato a una conclusione: in sostanza ritiene che se lo Stato decidesse di pagare i tamponi per entrare in azienda, per questi lavoratori, servirebbe circa un miliardo di euro fino a dicembre 2021. La posizione di Grillo però non combacia con quella del pentastellato Carlo Sibilia. Il sottosegretario all'Interno in quota 5 Stelle sostiene invece che, ammesso e non concesso che ci sia un miliardo a disposizione, sarebbe opportuno utilizzare le risorse "per aiutare le famiglie che hanno avuto decessi a causa della pandemia". Anche perché Sibilia ha detto che chi oggi non ha il green pass "è un no-vax".

Dietro la mossa di Grillo però potrebbe esserci una motivazione ben precisa: cercare di "incastrare" Giuseppe Conte, anche alla luce degli scontri estivi. Non a caso il post del comico genovese si conclude così: "Il dibattito è aperto". Un invito a tutti i partiti a ragionare in merito. Ed è proprio questo lo snodo: l'ex premier deciderà di imboccare la strada già intrapresa da Salvini e dalla Meloni? Riuscirà mai a dare ragione ai due esponenti del centrodestra? Anche perché, dettaglio di non poco conto, il Partito democratico si è fermamente opposto ai tamponi gratuiti. Conte si schiererà dalla parte dei suoi acerrimi nemici e ce la farà a non seguire la linea di Enrico Letta?

Il fronte del "no"

Mentre nel Movimento 5 Stelle infiamma il dibattito, si fa sempre più folto lo schieramento dei contrari ai tamponi gratuiti. Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia, giudica "irricevibile" la proposta del fondatore del M5S. La parlamentare azzurra ha sottolineato infatti che il vaccino è già gratuito e ha invitato chi non vuole vaccinarsi ad assumersi le proprie responsabilità: "La risposta che il combinato disposto tra vaccino e green pass sta offrendo è più che positiva, sottrarsi a questa logica significa non voler contribuire a sconfiggere il Covid".

Andrea Orlando - ministro del Lavoro - si è detto disponibile a pensare a tutte le forme possibili di calmierazione, ma è convinto che far diventare i test gratis "significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato". Contro la proposta di Grillo si è messo pure Carlo Calenda.

"Il Movimento 5 Stelle chiede che tutto sia gratuito. Coltiva l'illusione di molti italiani che lo Stato sia un Babbo Natale che spende soldi propri e non dei cittadini. È il modello venezuelano", ha tuonato il leader di Azione.

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