Ex Ilva di Taranto, mamma rifiuta la stretta di mano a Di Maio: "Si ricorda di mio figlio morto?"

"Accetterò una stretta di mano seria nel momento in cui prenderà le decisioni serie per Taranto", ha detto Carla Lucarelli durante l'incontro in prefettura a Taranto

Ex Ilva di Taranto, mamma rifiuta la stretta di mano a Di Maio: "Si ricorda di mio figlio morto?"

"Servono provvedimenti urgenti per evitare che altri bambini come mio figlio muoiano". Lo ha detto Carla Lucarelli, mamma di Giorgio Di Ponzio, il 15enne morto lo scorso 25 gennaio a Taranto a causa di un sarcoma raro. La donna ha partecipato all'incontro, in corso in prefettura a Taranto, tra i ministri del governo Conte in particolare il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, e alcune associazioni cittadine che ha fatto seguito al tavolo permanente del Contratto istituzionale di sviluppo dell'area jonica.

"Le porto i saluti di Mauro, si ricorda di lui si commosse ascoltandolo?", ha affermato rivolgendosi a Di Maio e ricordando di quando a settembre il vicepresidente del Consiglio a Roma si commosse ascoltando Mauro Zaratta, un altro papà di un bimbo scomparso dopo una malattia che sarebbe legata all'inquinamento.

"Da allora non è cambiato nulla, l'unica cosa è che altri bambini sono morti come mio figlio", ha aggiunto Lucarelli e ai giornalisti che le riferivano le parole del ministro Di Maio che ha detto di non aver mai avuto intenzione di chiudere il siderurgico ha commentato: "C'è solo da riderci sopra, perché ci sono i filmati dove parla durante la campagna elettorale che ha fatto su Taranto. E la solita presa in giro, ora ci sono le europee ed è venuto a fare passerella. Di nuovo Taranto si presta ad essere una campagna elettorale".

"L'abbraccio non lo accetto", ha continuato. "Accetterò una stretta di mano seria nel momento in cui prenderà le decisioni serie per Taranto, cioè la chiusura delle fonti inquinanti, adesso basta. Taranto è bella quando serve".

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