"Ci sono, ma non si vede", aveva confidato Clemente Mastella al Corriere della Sera nel corso di un'intervista incentrata sulla pesante crisi di governo causata da Matteo Renzi. Oggi, a distanza di alcuni giorni dalla striminzita maggioranza raggiunta da Conte in Senato, il sindaco di Benevento è pronto ad elargire nuovi consigli al premier in cerca di alleati.
Raggiunto dai microfoni di AdnKronos, l'ex ministro prova ad ipotizzare quale potrebbe essere il futuro di questo traballante esecutivo e dell'intero Paese. Elezioni? Non si può escludere questa eventualità, anche se le strade da intraprendere, fondamentalmente, sono due."Hanno provato ad abbattere Conte, ma lui è rimasto al suo posto e questo è un dato importante, ma si restringe la sua maggioranza. Renzi, invece, da parte sua, ha tentato il colpaccio di fregare Conte ma si restringe il suo gruppo", riassume l'ex Guardasigilli. Adesso Giuseppi ha due opzioni: allargare la platea di chi ha dato "responsabilmente" una mano, oppure recuperare Renzi, "che strategicamente esce ammaccatto da questa vicenda". In poche parole "un patto di legislatura, dove ora ci stanno anche altri soggetti, non solo quelli che hanno dato vita a questo governo".
Quanto al voto, Clemente Mastella non ha dubbi:"L'idea che io ho è che quando si andrà alle elezioni, le vecchie categorie del centrodestra e del centrosinistra non reggono più. Anzi, vincerebbe in questa condizione il centrodestra... ". I sondaggi, del resto, parlano chiaro. E fanno paura.
Cosa fare, allora, in caso di elezioni anticipate? Il sindaco di Benevento ha pronta una soluzione: Giuseppe Conte dovrebbe prendere spunto dai presidenti delle Regioni Campania e Puglia, vale a dire Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. "Hanno vinto le elezioni anche senza i Cinque stelle, perché hanno recuperato persone come me e tanti altri, quando invece le logiche dei partiti tradizionali sconfessavano questo tipo di operazioni, ritenendole eretiche, poco dignitose...I puristi, mossi dallo spirito della sinistra, le considerano operazioni di poca nobiltà...", spiega Mastella. "Hanno fatto questo tipo di alleanza, aprendo soprattutto all'area di centro, ma anche a movimenti, associazioni e quant'altro. E così facendo hanno vinto senza i Cinque stelle. In Puglia, poi, Emiliano ce l'ha fatta finanche senza Italia viva".
Insomma, porte aperte a tutti, e tanti saluti all'identità di un partito o di un movimento. Ecco la ricetta per garantire ancora la poltrona da premier all'uomo dei Dpcm notturni.
Una proposta che, del resto, non dovrebbe scandalizzare troppo Giuseppe Conte, passato in breve tempo dall'essere il presidente del Consiglio di un governo prettamente di destra a ricoprire lo stesso ruolo in un esecutivo con una maggioranza di sinistra, e senza neppure spettinarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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