"Non sono mai stata chiamata in tribunale, né mi è mai stato chiesto di produrre carte con una difesa adeguata, se fossimo stati in grado di produrre le carte sulla base delle quali si fondavano gli articoli avremmo vinto e sono sicura che vinceremo in appello". All'anticipazione del Corriere della Sera dell'inchiesta di Report sul fallimento del quotidiano fondato da Gramsci, parlano l'ex direttore Concita De Gregorio e gli ex giornalisti dell'Unità. Stanno tutti ricevendo pignoramenti e ingiunzioni di pagamento per ripianare i debiti della società editrice Nie.
Dal momento che Nie non è più in grado di pagare i creditori, il risarcimento di chi ha vinto le cause di diffamazione si riversa sui giornalisti. Da contratto, infatti, la responsabilità è ripartita tra editore, giornalista e direttore della testata in questa proporzione: 80% per il secondo che ha pubblica, 10% per il secondo che ha controllato i contenuti dell'articolo e 10% per il terz che fisicamente ha scritto l’articolo. "Tutti e tre i soggetti però sono responsabili in solido - fa notare il Corriere della Sera - significa che se uno dei tre non è in grado di pagare, gli altri possono essere obbligati dal giudice a pagare per lui". Ed così è successo.
Come riportato da Report, il tribunale di Roma ha chiesto alla De Gregorio
di pagare 400mila euro decretando così il pignoramento di casa e redditi. Anche un'altra giornalista, Natalia Lombardo, ha dovuto fare i conti con il pignoramento della propria abitazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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