Fantasie di maglia: colore, pizzo e chiffon

Guerrilla knitting o yarnbombing ? Due parole per citare quel particolare graffitismo che usa maglia o uncinetto al posto della pittura o dei gessi colorati e ricopre ponti, giardini, autobus, biciclette. Un'arte in cui eccelle il lavoro dell'architetto svedese Anton Alvarez il quale ricopre con fettucce di pelle e altri materiali alberi e oggetti di uso quotidiano. Da qui alla knit-era di Massimo Giorgetti, artefice del brand MSGM, il passo è breve e nella collezione presentata ieri a Milano, si ammira una grande espressione di pregevole artigianato. «Mi piace lo spirito di questo movimento artistico indipendente» spiega il designer che proprio alla maglieria fatta a mano si affida per dare all'uomo pezzi di forte impatto, da usare con morbidi pantaloni stile judo o jogging a zampa. E se poi si sconfina in qualcosa di più ardito, ecco le grafiche delle mappe di Milano e di New York viste dall'alto e riprodotte su aeree maglie di pizzo. Insomma puro grafismo per cambiare il volto alla fantasia che per la prossima estate è tema strabordante in quasi tutte le collezioni. L'impero espressivo ed iconico di Etro, costruito sul simbolo della foglia del cashmere, tiene molto bene ma questa volta si arricchisce di un altro simbolo, l'uovo, come espressione di creatività primordiale, per accentuare il suo segno distintivo della maison milanese e del designer Kean Etro. Il quale, in una ricca collezione, lascia emergere le trame in chiffon colorato su bellissime maglie di cotone tricottate a mano accanto a camicie in georgette di chiffon filcoupé illuminato da punti di lamé. Ma aggiunge la forza del colore negli abiti di seta crêpe de Chine anguria, mandarino, bordeaux e blu petrolio, tonalità vibranti e molto speciali. Antonio Marras, spruzza sulle pagine della più struggente letteratura dedicata al mare, tutti i blu delle acque e fa pensare al fascino di quei pescatori di Bretagna e Normandia che da sempre nutre la fantasia degli stilisti. A partire dall'indimenticabile Jean Baptiste Caumont, super elegante quando evocava lo stile marina in salsa anni Trenta. Lo stilista di Alghero lo fa con la sua poetica facendo sfilare una pletora di righe e righine, piccoli pois nei fazzolettini stringi collo, intarsi sapienti sui peacot e sulle giacche da uniforme della marina alternati a giubbottini, pantaloni un po' largotti e bellissime maglie con inserti di tessuto. Insomma la maglia e l'estate, come l'uomo e il mare, sono imprescindibili. E lo dimostra anche l'arte sublime di fare maglia di Missoni che per la prima volta ha sviluppato una capsule per il mare.

«Un trionfo di righe chevron, greche, colori e senso grafico per costumi da bagno e da surf stampati, T-shirt di cotone anche a motivi floreali e una giacca a vento con il celebre zig-zag» dice Angela Missoni parlando anche di maglieria, di polo e pullover con cappuccio in pina cotton con il celeberrimo motivo degradé, di un morbido effetto spugna.

Tocco speciale: il sandalo stile Missoni intrecciato a mano.

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