Che cosa mi metto oggi? Dubbio amletico di lady M, al secolo Melania Trump, tagliata fuori, boicottata dal clan degli stilisti di alta moda, ritenuta testimone negativo in quanto consorte di un personaggio che ha con la simpatia lo stesso rapporto di Joe Biden con la mobilità. Un bel mistero buffo quello che accompagnerà il giorno del giuramento di Donald Trump, in pochi guarderanno la sua cravatta più lunga della giacca e dei pantaloni, forse sarà rosso fuoco o blu elettrico, in verità tutta l'attenzione sull'abito che Melania indosserà perché 16 case di moda hanno rifiutato di servire la first lady, la stessa che Dior coprì con un abito da 100mila dollari sulla copertina di Vogue, abito da sposa vaporoso, una bomboniera di sete e ricami ma ormai roba datata, perché Dior si tiene a distanza, condizionato dalla fatwa di Anna Wintour che ha cancellato lady M da qualunque apparizione su riviste e affini, cosa invece concessa ad altre consorti dei vari presidenti e addirittura a Kamala Harris.
Soltanto Domenico Dolce e Stefano Gabbana se ne sono fottuti e così uno smoking nero ha vestito Melania con relativo Instagram #DGWoman con immediata sollevazione, non di gonne ma di voci contrarie ai due italiani. Probabilmente la first lady prenderà dal guardaroba uno degli abiti acquistati nei negozi Dior o il Valentino che la adornava in occasione del funerale di Jimmy Carter o ancora un capo della collezione Ralph Lauren, ma va segnalato al popolo dei democratici il comportamento screanzato di uno stilista americano che ha impedito a Hervé Pierre, un francese che ha disegnato i costumi del Balletto dell'Opera di Parigi e che si occupa di scegliere l'abbigliamento della Trump, addirittura di entrare nell'emporio di Madison Avenue. E per quanto riguarda il succitato Ralph Lauren non va dimenticato come sia stato lo stilista del clan Biden, figlia, moglie e congiunti.
Poi ci sono i furbetti del vestitino. Melania, al Madison Squadre Garden per il raduno pre elettorale di Donald, ha indossato un cappotto zebrato di Michael Kors il quale si è affrettato a dire che la signora indossa sì i suoi capi, anche da tempo, acquistandoli nei vari negozi, dunque trattasi di semplice cliente e, insomma, lui non ha e non intende avere il marchio in esclusiva per lei.
Prevedo che tutto questo finirà per rendere un abito cult quello che oggi Melania Trump indosserà, a fianco del marito, la fotografia farà il giro del mondo e delle boutiques, molti chiederanno chi sia lo stilista favorito, la signora Wintour fingerà di non avere alcun interesse, per lei sotto il vestito niente ma in verità Melania Trump, con la propria bellezza, riesce a dare anima anche agli stracci.
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