Favori e regali al giudice. "Corruzione per Ricucci". Condannato a sei anni

I giudici della Seconda sezione penale hanno inflitto se anni anche agli altri due imputati: l'ex consigliere di Stato Nicola Russo e l'imprenditore Liberato Lo Conte

Favori e regali al giudice. "Corruzione per Ricucci". Condannato a sei anni
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Il Tribunale di Roma ha condannato a sei anni di reclusione l'imprenditore Stefano Ricucci (nella foto), accusato di corruzione in atti giudiziari per aver pilotato un processo. I giudici della Seconda sezione penale hanno inflitto se anni anche agli altri due imputati: l'ex consigliere di Stato Nicola Russo e l'imprenditore Liberato Lo Conte.

La vicenda è quella intorno a presunte utilità ricevute da Russo, assistito nel processo dall'avvocato Giorgio Martellino, in cambio di una sentenza d'Appello favorevole alla società Magiste Real Estate Property, riconducibile a Ricucci, nella causa che la società aveva perso in primo grado, presso la Commissione tributaria provinciale, contro l'Agenzia delle entrate. I fatti risalgono al 2014 e in particolare al contenzioso tributario tra la società capofila del gruppo Ricucci e le Entrate. Al centro, c'era un credito Iva di circa 20 milioni di euro che l'azienda vantava nei confronti dell'Erario.

Al magistrato titolare del fascicolo, secondo le indagini, l'imprenditore avrebbe elargito, con la partecipazione di Lo Conte, anche cene e favori vari perché indirizzasse appunto il suo processo. Ricucci, oggi 62enne, ha sempre respinto le accuse. Nel capo di imputazione si parla di circa 8mila euro di cene in ristoranti di lusso, serate in hotel e locali notturni della Capitale e aperitivi in un periodo di dieci mesi.

L'inchiesta era nata dall'operazione che nel luglio del 2016 aveva portato in carcere lo stesso Ricucci e insieme all'imprenditore Mirko Coppola.

I successivi accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Roma avevano fatto emergere anche il presunto accordo corruttivo. Tra l'altro, parallelamente, per nascondere le prove di questa corruzione l'imprenditore avrebbe indotto alcuni testimoni a mentire. E per questo ultimo passaggio l'immobiliarista ha in corso un ulteriore procedimento.

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