Tra le numerose piaghe sociali del nostro Paese c'è anche la violenza contro le donne, problema che da sempre affligge l'Italia. Le cronache straripano di storie di violenza e di soprusi, fino ai femminicidi da parte di uomini che non accettano il rifiuto da parte della donna. Sono stati oltre 130 gli omicidi incasellati come femminicidi in Italia dall'inizio dell'anno, numeri altissimi che dovrebbero portare a una riflessione importante sul fenomeno, come ha sottolineato Luisa Regimenti, eurodeputata di Forza Italia e presidente onorario della "Rete europea delle donne", durante il convegno "I diritti delle donne" che si è svolto oggi a Bruxelles.
Per quanto in Italia sia un problema radicato, negli altri Paesi la situazione non è migliore. "La violenza contro le donne nella nostra società è una ferita terribile che non accenna a rimarginarsi. Anzi, si aggrava sempre più. Vittime di questo stigma, sono non solo le donne, che soffrono in prima persona i maltrattamenti da parte dei propri aggressori, ma anche i figli, troppo spesso testimoni degli atti di violenza nei confronti della madre, con gravissime conseguenze sul loro sviluppo psicologico ed emotivo", ha spiegato Luisa Regimenti. Tutti i partiti dovrebbero fare quadrato attorno a questo problema per trovare una soluzione, lavoro nel quale è impegnata a pieno ritmo l'Unione europea: "Proprio lunedì scorso è stato approvato in commissione giuridica il parere, di cui sono correlatrice, per esortare le istituzioni europee ad aderire alla convenzione di Istanbul, che stabilisce norme giuridicamente vincolanti per prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime di violenza e punire i responsabili".
La tavola rotonda sulle "problematiche femminili attuali in ambito sanitario e sociale", voluta anche dal vicepresidente del gruppo Ppe, Antonio Tajani, si è aperta con la presentazione del libro "Io e te siamo pari", un "viaggio" nelle scuole per parlare di violenza sulle donne.
A scrivere la prefazione è stata la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che poi ha chiuso un dibattito durante il quale si è parlato anche di femminicidi, cioè l'espressione più efferata di questo drammatico fenomeno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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