È stato ferito in un attentato Igor Mangushev, il mercenario russo che è diventato uno dei volti più noti dell'invasione russa in Ucraina, avendo a suo dire inventato addirittura il simbolo «Z» che è diventato il simbolo della guerra. Mangushev, salito alla ribalta lo scorso anno per aver pubblicato un video in cui mostra il teschio di «un combattente di Azovstal», è stato colpito a bruciapelo alla testa in un agguato nell'Ucraina orientale. Un tentativo di omicidio che sarebbe secondo molti media internazionali un avvertimento per Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner.
Mangushev, capitano di un battaglione russo e soprannominato «Bereg», è stato ferito sabato sera con un colpo di pistola alla testa e trasportato in ospedale nella città di Stakhanov «in condizioni gravi, ma stazionarie». Il suo amico e collega Boris Rozhkin ha pubblicato sul suo canale Telegram le foto di Mangushev disteso su un letto d'ospedale, con la testa fasciata e coperta di sangue. Rozhkin ha racconto che il mercenario è stato ferito a un posto di blocco a Stakhanov, senza fornire ulteriori dettagli. Le autorità russe della zona non hanno confermato l'incidente.
Mangushev è diventato uno dei volti più noti dell'invasione russa, affermando addirittura che lui e i suoi alleati avevano inventato la lettera «Z» come simbolo per rappresentare il sostegno all'intervento militare di Mosca. Ma i veicoli militari e i carri armati russi con le «Z» e le «V» sono stati avvistati nelle aree di confine ben prima che il combattente si rivolgesse ai social media per promuovere le lettere della guerra. Mangushev non ha mai nascosto le sue opinioni genocide sull'Ucraina.
La scorsa estate è apparso in un video tenendo in mano quello che ha sostenuto essere il teschio di un difensore ucraino ucciso a Mariupol. Nel filmato, il mercenario sosteneva che quella dell'esercito russo in Ucraina è «una battaglia contro un'idea e tutti coloro che condividono questa idea devono essere eliminati. Come questo tizio qui».
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