"Non è qui grazie agli italiani". La stoccata di Casini a Draghi

Il senatore Casini vota la fiducia a Draghi, ma non si lascia scappare un appunto al Presidente: "Se evochiamo gli italiani seguiamo la strada di chi invoca le elezioni"

"Non è qui grazie agli italiani". La stoccata di Casini a Draghi

È il primo a parlare al Senato dopo il presidente Draghi, Pierferdinando Casini, e parte subito con una stoccata al primo ministro, pur annunciando il voto di fiducia: “Voglio fare un appunto a lei perché dagli amici veri ci si deve aspettare quel piccolo aiuto alla verità. Lei è qui oggi non solo perché glielo hanno chiesto gli italiani, ma perché non c’è stato un voto di sfiducia in parlamento. Anzi nonostante la dissociazione di un gruppo, ha espresso dei numeri importanti che hanno saldato quel rapporto di fiducia che lega il governo al parlamento ed il parlamento al popolo".

Una stoccata che arriva da chi è stato il più candidato più probabile alla successione a Matteralla prima della sua riconferma al Colle. "Se evochiamo gli italiani - ha proseguito Casini - seguiamo la strada di chi invoca le elezioni". Per il senatore Casini quello attuale è un governo di armistizio In cui si è normale fare fatica a trovare l’intesa: Se partiti alternativi tra loro avessero facilità a trovare un accordo, la democrazia sarebbe malata. Invece la democrazia è conflittualità. Per questo bisogna evitare di insistere su provvedimenti bandiera che sono divisivi. "Noi siamo qua per un’assunzione di responsabilità che è individuale e collettiva - aggiunge facendo l’esempio di due parlamentari ex 5 stelle, Petrocelli e Dessì che secondo Casini avrebbero dovuto essere in Senato a dare battaglia e invece sono in Nicaragua per l'anniversario della rivoluzione sandinista. "Viva la vecchia politica che in quanto a decoro e dignità potrebbe dare lezioni di galateo".

Non manca la stoccata anche a chi nei 5 stelle è rimasto, riferendosi a chi ha chiesto una risposta a Draghi: "se diamo questa sera la fiducia a Draghi- ha concluso Casini- domani

mattina siamo in piazza a manifestare con i taxisti che stanno mettendo a ferro e a fuoco le città, o siamo disponibili a sostenere con lealtà anche nel Paese il Governo che sosteniamo con il nostro voto in Parlamento?".

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