Fratelli d'Italia ha incalzato il governo sulla questione delle registrazioni dei figli delle coppie gay.
Un tema tornato d'attualità durante la giornata di ieri. CitizenGo e Generazione Famiglia avevano infatti annunciato "esposti e iniziative" nei confronti di quei "sindaci che hanno iscritto nelle anagrafi i figli di due madri o di due padri". Cinque denunce sarebbero già state presentate presso i tribunali di Torino, Firenze, Milano, Bologna e Pesaro. Questa mattina, poi, si è svolta una conferenza stampa in Senato alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il Senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia e il Senatore Simone Pillon della Lega. Ma il partito guidato da Giorgia Meloni ha deciso di alzare il tiro chiedendo all' esecutivo "gialloverde" di annullare le iscrizioni che gli attivisti pro life non esitano a definire "illegittime".
I cosiddetti temi etici non fanno parte del contratto sottoscritto dalla forza politica coordinata da Matteo Salvini e dal MoVimento 5 Stelle. Appare chiara, però, l'esistenza di più di una opinione all'interno dell'alleanza di governo. Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, com'è noto, ha dichiarato che per l'ordinamento giuridico italiano "le famiglie arcobaleno non esistono". Il sindaco di Torino Chiara Appendino, invece, aveva optato per "forzare la mano" pur di riconoscere i figli di quelle che, secondo la sua visione, sono a tutti gli effetti delle famiglie. Qualche commentatore cattolico, nel corso di queste ultime settimane, ha fatto notare come l'esecutivo guidato dal professor Conte, prima o poi, sarà "costretto" a prendere una posizione.
Il question time svoltosi alla Camera dei deputati questo pomeriggio ha previsto l'intervento dell'Onorevole Augusta Montaruli. La deputata torinese di Fdi ha sottolineato che "...l’iniziativa del Sindaco Appendino rappresenta una palese violazione delle norme del nostro ordinamento, non colmando alcuna lacuna normativa" e che "in ogni caso, il Sindaco Appendino e i primi cittadini che successivamente hanno assunto la stessa iniziativa sono intervenuti su una materia che è competenza esclusiva dello Stato".
Il governo, insomma, sarebbe chiamato ad annullare gli atti della Appendino e quelli di quanti hanno proceduto attraverso delle iscrizioni non derivanti da provvedimenti emessi all'estero. La risposta dell'esecutivo non ha entusiasmato la Meloni, che ha parlato di "nessun annullamento delle registrazioni degli atti di nascita di bambini di coppie omosessuali" elencando i vari punti per i quali, stando al primo question time, l'esecutivo si sarebbe dimostrato "tanto giallo grillino e molto poco di centrodestra"
Il ministro Fraccaro, rispondendo all'interrogazione della Montaruli, ha evidenziato come, secondo alcuni recenti orientamenti del Consiglio di Stato, i
prefetti non abbiano la facoltà di annullare questa tipologia di atti. Manca "un'espressa previsione di legge che conferisca tale potere". Il primo scontro tra Fratelli d'Italia e il governo Conte ha riguardato i temi etici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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