Fitch punisce Truss: Regno Unito e Tory nella bufera

Fitch punisce i piani economici di Liz Truss e il Regno Unito vede il suo primo ministro affrontare la fronda del Partito Conservatore

Fitch punisce Truss: Regno Unito e Tory nella bufera

L''agenzia americana Fitch boccia le prospettive del governo britannico di Liz Truss e opera un inatteso taglio dell'outlook dell'economia del Paese, che passa da stabile a negativo pur confermando per ora il rating ad AA-.

La decisione di abbassare le prospettive per il rating del debito del governo britannico da stabile a negativo è direttamente imputato alle mosse della neo-premier, che in un mese di governo ha già dovuto affrontare lo shock della morte della Regina Elisabetta II, la successione con Carlo III, prima in settant'anni, e la tempesta perfetta sulla sterlina e le borse.

Lo schiaffo di Fitch al governo Truss

Fitch, dopo che il nuovo Truss ha annunciato un programma drastico di tagli fiscali alimentati dal debito, non ha avuto dubbi: "Il pacchetto fiscale ampio e non finanziato annunciato come parte del piano di crescita del nuovo governo potrebbe portare a un aumento significativo dei disavanzi fiscali nel medio termine", ha affermato Fitch in una nota, sottolineando che pochi sono gli impatti previsti su crescita e inflazione.

Il ministro delle finanze britannico, Kwasi Kwarteng, ha annunciato poco dopo l'insediamento del governo i più grandi tagli fiscali del paese in cinquant'anni, in nome dell'ideologia iper-liberista perorata da lui e dalla premier. Prima che alcuni punti venissero stralciati dal piano, i ricchi ne avrebbero beneficiato in modo sproporzionato. Tra le mosse più controverse rimosse c'è stato un taglio all'aliquota massima delle tasse per coloro che guadagnano più di 150.000 sterline (172mila euro) all'anno e la rimozione di un tetto ai bonus dei banchieri.

Il mini-budget di Truss che coinvolge 45 miliardi di sterline di tagli fiscali non finanziati ha scatenato turbolenze di mercato la scorsa settimana. Il valore della sterlina è precipitato rispetto al dollaro Usa e un forte picco dei rendimenti dei titoli di Stato ha spinto la Banca d'Inghilterra a svelare un programma di emergenza per acquistare GILT (i Btp britannici) per salvaguardare i fondi pensione. Mercoledì, la sterlina è scesa di oltre il 2% a un cambio di 1,123 a 1 col dollaro.

La situazione ha portato il Fondo Monetario Internazionale a criticare apertamente i piani del Regno Unito, una mossa molto insolita per una grande economia. Il Fmi, che monitora la stabilità economica globale, ha affermato che i piani potrebbero alimentare l'inflazione, già in doppia cifra, e aumentare la disuguaglianza.

Mormorii tra i Conservatori

L'appello lanciato ieri da Liz Truss a conclusione del conferenza annuale del Partito Conservatore di Birmingham a serrare i ranghi nella formazione di governo non sembra in grado di far breccia più di tanto fra i contestatori interni, sull'onda della bufera scatenata sui mercati e della fragilità di un consenso tra i big del partito che appare palese: Truss è stata scelta da poco più di 80mila membri tra la base conservatrice senza esser stata mai maggioritaria tra i Parlamentari. Inoltre, buona parte degli elettori ha scelto lei individuando nell'ex Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak un traditore per aver contribuito a silurare Boris Johnson.

La critica di Fitch giunge come l'ennesima tegola su un governo nato sotto pessimi auspici. Il Times, tra le più autorevoli testate conservatrici, cita l'ultimatum esplicito che arriva anche a nome di altri da un anonimo ex componente del gabinetto di Boris Johnson - primo ministro al quale Truss è succeduta appena un mese fa - secondo cui la Truss deve fare "una retromarcia" vera e propria se non vuole esporre il Partito Conservatore alla prospettiva d'essere "spazzato via" alle prossime elezioni politiche. I consensi del primo ministro sono scesi al 14%, e in questo momento un Partito Laburista incapace di toccare palla nel processo di cambiamento di governo, all'opposizione da dodici anni e guidati da un leader spesso contestato come Keir Starmer stravincerebbe, principalmente per colpa del partito di governo, le prossime elezioni stando ai sondaggi. Il Partito Laburista doppierebbe, secondo le rilevazioni, i Conservatori, dati al 22-25% contro il 47-52% medio della sinistra. Il distacco record in una rilevazione YouGov del 29 settembre: 54 punti per i Laburisti, 21 per i Conservatori, con una forbice del 33% che non ha precedenti nella storia della sondaggistica britannica.

Truss e i sondaggi disastrosi dei Tory

Liz Truss sta riuscendo nel capolavoro (negativo) di consegnare ai Laburisti lavoratori e imprese, invertendo i segreti del successo di Johnson alle politiche 2019. "I laburisti farebbero le cose in modo diverso perché sappiamo che la crescita reale proviene dai lavoratori e dalle imprese", ha detto di recente Starmer attaccando il piano del governo britannico. La linea iper-liberista proposta ha risvegliato una frangia di Conservatori ai margini per anni, ma ha messo in subbuglio il partito. E i "Red Tories", i Conservatori eletti nelle terre storicamente laburiste del Muro Rosso dell'Inghilterra del Nord, minacciano battaglia, come nota il Financial Times: "Truss è pronta per ulteriori ribellioni da parte dei parlamentari Tory" per il fatto che "rifiuta di impegnarsi nei piani di Johnson per aumentare i benefici sociali in linea con l'inflazione", una decisione che secondo i suoi critici manderebbe allo schianto i cittadini più poveri. Per il quotidiano della City di Londra "Truss dovrebbe concentrarsi sulla disciplina all'interno del gabinetto dopo che diversi ministri si sono apertamente allontanati dalla linea del governo alla conferenza. Penny Mordaunt, leader della Camera dei Comuni, ha sostenuto l'aumento dei benefici in linea con l'inflazione. Suella Braverman, ministro degli Interni, ha sostenuto la necessità che il Regno Unito lasci la Convenzione europea dei diritti dell'uomo".

Il governo Truss è in subbuglio e dopo la "mannaia" di Fitch e la tempesta perfetta sul Paese nuove sorprese potrebbero essere in arrivo.

Per il Partito Conservatore si apre un dilemma durissimo: spingere alla caduta il governo, affrontando il rischio delle elezioni anticipate, o stringersi attorno alla bandiera di Downing Street per far passare la buriana e portare la legislatura verso la naturale conclusione, nel 2024, sperando di evitare il disastro? Sulla scelta dei parlamentari, legata in parte all'insofferenza verso Liz Truss si giocherà buona parte del futuro della politica del Paese. Giorno dopo giorno sempre più incerta.

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