Francia blindata per un mese. "Siamo travolti dall'epidemia"

Macron: "Serve un freno brutale". Chiusure (più leggere) pure in Germania. Nei due Paesi le scuole restano aperte

Francia blindata per un mese. "Siamo travolti dall'epidemia"

Il tabù è rotto. La parola che nessuno voleva pronunciare è sulla bocca di Emmanuel Macron nel suo discorso alla nazione che segna una nuova fase in Europa. Da domani, venerdì, scatta il «confinamento» in Francia, cioè il «lockdown». Si ferma quasi tutto, di nuovo, nei due Paesi traino dell'Europa, Germania inclusa. La novità è la scuola, che stavolta resterà aperta per evitare le conseguenze dell'isolamento di bambini e ragazzi. Allora fu il nostro Paese ad aprire la strada delle serrate nel vecchio continente. Oggi tocca ai governi di Parigi e Berlino, appena una settimana dopo Dublino.

Tutto chiuso in Francia, da domani, venerdì, fino al primo dicembre, negozi non essenziali inclusi, tranne scuole, uffici pubblici, aziende agricole e alcune fabbriche. Stop a bar e ristoranti, stop a palestre, teatri e cinema. In Germania a partire da lunedì 2 novembre, quando l'ingresso nei negozi, che invece qui resteranno aperti, sarà consentito solo a un cliente ogni 10 metri quadrati. È il «lockdown light», più leggero.

È il segnale che l'Europa sta chiudendo di nuovo per coronavirus. Che lo scenario che tutti avrebbero voluto scongiurare è davanti a noi. Non potrebbe essere altrimenti visto il record registrato ieri in Europa: 500mila casi in 24 ore su un totale di 44 milioni nel mondo, di cui 2 milioni nell'ultima settimana. Il Vecchio Continente si conferma epicentro della pandemia con 220mila nuovi casi in 7 giorni, un aumento del 44% rispetto a una settimana fa e una media quotidiana di duemila morti.

Alle 8 di sera arriva l'annuncio, attesissimo non solo in Francia, di Macron. A suo modo drammatico. Non solo perché fino alla fine il presidente francese aveva voluto escludere l'ipotesi di un nuovo «confinamento», ma anche perché il resto d'Europa sa che la Francia inaugura una nuova fase, che inizia con la constatazione che nemmeno le restrizioni fin qui adottate coprifuoco e interventi localizzati - sono servite a contrastare la virulenza del Covid-19. «Non sono bastate», ammette Macron «Serve un colpo di freno brutale», dice il presidente. «Siamo travolti e sorpresi dall'accelerazione improvvisa dell'epidemia». Sono 523 i morti delle ultime 24 ore e la Francia ha superato i 35.550 decessi totali. I posti letto occupati in terapia intensiva sono quasi 3mila su un totale di 5800. I contagi oltre 33mila in un solo giorno, per un totale di oltre un milione e duecentomila che fanno del Paese uno dei 5 Paesi più colpiti al mondo.

Nel pomeriggio era toccato ad Angela Merkel concordare con le regioni la nuova serrata che andrà avanti da lunedì fino a fine mese. «Misure dure, misure gravose per tutto il Paese - ammette la cancelliera Ma il virus corre e dobbiamo agire ora per non arrivare a un'emergenza sanitaria nazionale acuta». Ieri un nuovo record di casi, quasi 15mila. Il tutto mentre il Belgio, che registra il più alto numero di contagi ogni 100mila abitanti in 14 giorni (1.390,9) richiama in corsia i medici positivi a causa di problemi di personale.

E se Germania e Francia corrono ai ripari, chi continua a tergiversare è il Regno Unito di Boris Johnson, dove i contagi sono stati quasi 25mila in un solo giorno e i decessi 310, per un totale di quasi 46mila vittime totali, il dato più alto in Europa.

Non rassicura l'allarme dell'ex consigliere scientifico del governo, Mark Walpart. «Entro fine novembre i ricoveri triplicheranno dai 9mila attuali a 25mila». Cresce il pressing per una stretta. Il secondo lockdown non più un tabù.

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