Non si fa in tempo ad accogliere un gruppo di migranti prossimi allo sbarco, gli 88 che una settimana fa sono stati presi a bordo della nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye e che il Viminale ha destinato a Taranto prima della redistribuzione concordata con alcuni paesi dell'Unione europea, che eccone altri 200 già a bordo di un mercantile italiano, l'Asso30. Viaggiavano su due gommoni in acque internazionali nei pressi delle piattaforme petrolifere e così il mercantile battente bandiera italiana li ha presi a bordo tra venerdì sera e ieri mattina mettendoli al sicuro.
Ovviamente attendono di poter toccare la terraferma, cosa che dovrebbe avvenire presto, dal momento che l'imbarcazione è di supporto alle installazioni offshore nel Mediterraneo e dunque non è attrezzata ad accogliere un gran numero di persone per lungo tempo. «Le persone scappavano dalla Libia e non possono farvi ritorno. Hanno bisogno di essere portati in Europa» scrive su twitter Alarm Phone, il call center di riferimento per i migranti che si trovano in difficoltà nel Mediterraneo e che per primo ha dato la notizia dell'avvenuto soccorso dei 200 migranti da parte della Asso30, informando che le autorità italiane erano state avvisate. Per trasportare i migranti in Italia, porto sicuro che non sembra essere messo in discussione (è una nave italiana), non si potrà fare affidamento nemmeno sulle Ong, perché Ocean Viking e Open Arms dopo gli interventi in mare dei giorni scorsi, sono dirette a effettuare il cambio di equipaggio e ripartire verso l'area Sar libica pronte a nuove operazioni, mentre la Alan Kurdi deve concludere lo sbarco a Taranto.
Con questo sbarco il numero ufficiale degli sbarcati in Italia salirà a 9.736, di cui 204 solo negli ultimi 9 giorni, a meno che non si registrino nuovi sbarchi autonomi ed escludendo i 200 migranti che si trovano sulla Asso30. Dopo le procedure di routine, i migranti della Alan Kurdi saranno redistribuiti, secondo il pre-accordo raggiunto nel recente vertice di Malta, in Germania e in Francia, che ne prenderanno 60, in Portogallo dove andranno 5 migranti e in Irlanda che ne accoglierà 2. Con tanto di applauso del commissario Ue Dimitris Avrampoupoulos: «Ancora una volta Italia, Germania, Francia, Portogallo e Irlanda hanno dimostrato solidarietà».
L'Italia deve fare i conti anche con altri ingressi irregolari. Si tratta di 31 pachistani, tra cui tre 15enni non accompagnati, che sono stati scoperti venerdì in un camion a un controllo su un'autostrada nel sud-est della Francia vicino al confine italiano. L'autista, anche lui pakistano, è stato arrestato. Sono stati consegnati alle autorità italiane secondo la procedura di non ammissione in vigore dal ripristino del controllo di frontiera nel novembre 2015, procedura che si applica quando il controllo avviene in uno dei cosiddetti «valichi autorizzati». In questo caso è il casello di La Turbie e la misura si applica a tutte le persone in situazione irregolare, indipendentemente dall'età. «Cercheremo di determinare se siamo in grado di rintracciare una rete (di trafficanti)», ha detto il procuratore di Nizza.
Gli ultimi arrivati, giunti per
mare e per terra, andranno a rimpinguare l'esercito dei 96.862 migranti presenti sul territorio e in strutture di accoglienza, secondo i dati del Viminale che riguardano il periodo che va dal 1 gennaio 2019 al 31 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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