Dodici coltellate alla compagna. Il nome di Ornella Pinto, trentanovenne di Napoli, va ad allungare la lista delle donne uccise dall'uomo che avevano scelto come compagno di vita, portando a quattordici i femminicidi dall'inizio dell'anno.
Ornella è morta per via dei fendenti inferti da Giuseppe Iacomino, 43 anni, che ieri mattina si è costituito ai carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni.
L'aggressione è avvenuta sabato intorno alle 4.30 in un appartamento di via Cavolino, nel popoloso quartiere di San Carlo Arena. La vittima avrebbe compiuto 40 anni il prossimo mese di maggio, invece è deceduta all'ospedale Cardarelli dopo un delicato intervento chirurgico, che ha invano tentato di salvarle la vita. Cosa sia accaduto in quei tragici minuti nell'abitazione della coppia, che ha un figlio di 4 anni, non è ancora chiaro e sul caso indagano polizia e carabinieri.
Dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori della squadra mobile di Napoli, coordinati dal sostituto procuratore aggiunto della IV sezione Fabio De Cristofaro, non risulta che i due avessero dissidi così seri da portare all'omicidio. La coppia, che abitava al terzo piano di un palazzo con molte abitazioni, secondo quanto riferiscono i vicini, appariva tranquilla e senza particolari problemi.
Invece qualcosa è scattato nel 43enne, che ha scagliato dodici coltellate contro la poveretta, e nove colpi hanno raggiunto i polmoni. Dopo il ferimento Iacomino è salito sulla sua auto ed è fuggito verso l'Umbria. Alle 7 ha però citofonato alla stazione dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni, dicendo di avere «ucciso» la moglie. L'uomo è stato trattenuto in caserma, in attesa di essere ascoltato dal magistrato di turno e dai carabinieri del nucleo investigativo, e nel pomeriggio è scattato il fermo per omicidio. A Napoli, invece, Ornella gravemente ferita era riuscita a chiamare la sorella, che aveva fatto partire la macchina dei soccorsi. Portata al Cardarelli, però, la donna non ce l'ha fatta. «La morte è sopraggiunta per un arresto cardiaco al termine di un delicato intervento mediante il quale le equipes del Trauma Center e di Chirurgia Toracica hanno cercato di risolvere le profonde lesioni polmonari» ha spiegato il direttore generale Giuseppe Longo, esprimendo dolore per la perdita di questa giovane vita. «L'ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna - ha aggiunto - un gesto vile e di una brutalità inaudita».
Dura condanna anche da parte del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Ancora un brutale femminicidio a Napoli ad opera di chi dovrebbe amare la propria compagna invece di odiarla al punto di ucciderla - tuona il primo cittadino -. Le donne, in questa pandemia, stanno pagando un prezzo altissimo sulla loro pelle.
Esprimo a nome mio e di tutta la città profondo dolore e cordoglio per il brutale omicidio e ci stringiamo attorno ai suoi veri affetti». Dai cellulari della coppia, sequestrati dagli investigatori, nelle prossime ore potrebbe arrivare il movente del delitto.
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