Come sta andando il mondo dei computer? Dopo il boom in pandemia ora vive una fase di assestamento, nel quale le case stanno spingendo verso l'alto qualità e prezzi. Acer ha recentemente presentato un nuovo portafoglio di prodotti e Diego Cavallari, Country Manager Italia, spiega così la strategia la strategia dell'azienda taiwanese: «Siamo nel momento più critico della storia recente della tecnologia, ora i produttori devono trovare la loro sostenibilità».
Qual è il piano?
«Io ripeto sempre, anche ai miei collaboratori, che gli stipendi li tengono accesi i profitti e non le quote di mercato».
Questo vuol dire prezzi più alti?
«Questo vuol dire valore. Se vado su un mercato generalista, tipo le grandi catene, a sfidare i miei concorrenti perdo sicuro. Se punto su nicchie qualificate, dove riesco ad inserire prodotti di un certo tipo e allora apro strade che portano vantaggi».
Un esempio di prodotto?
«Siamo stati i primi a lanciare gli schermi 3D. E poi c'è il mondo gaming con le sue partnership, oppure gli scooter elettrici: se li spingo in mercati dove non c'è competizione, tipo store sportivi o negozi di biciclette, tolgo tutta una serie di competitor con cui dovermi confrontare. Un prodotto vincente nel mercato sbagliato diventa perdente».
Tornando ai computer: quali sono le caratteristiche vincenti?
«Un dei fil rouge di Acer è la sostenibilità a 360 gradi. Per esempio con i Chromebook, prodotto destinato al mondo Edu e che supportare studenti, uomini e leader di domani. Questo produce un apporto positivo al mondo, e in altri Paesi l'hanno già capito. In Italia è un mercato che sta per partire».
Tra le novità c'è anche la scrivania con la bicicletta per ricaricare i Pc...
«Sì, lo so, fa sorridere. Però bisogna pensare alla filosofia che c'è dietro questo prodotto. Sostenibilità, appunto».
Il futuro dei computer?
«Non credo che il formato cambierà: pensi a smartphone e tablet, ormai è sempre quello è. Quindi, qui da noi, il design a conchiglia sarà sempre il preferito, quello che cambierà riguarda i materiali. Ovviamente sempre più riciclati, leggeri e green»..
E l'innovazione?
«Sarà sempre più integrata nelle nostre vite, tipo i vestiti connessi o le analisi fatte con uno smartwatch».
Tornimo ai prezzi, per finire.
«È vero: salgono.
Dopo la pandemia ora vendiamo meno a volume, ma fatturiamo di più con prodotti di grande valore. Spingere verso il basso droga il mercato: oggi se il cliente ha bisogno compra, e quando compra vuole qualcosa che vale. E che duri». MLomb
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