
Il gip di Pavia Daniela Garlaschelli ha accolto la richiesta dei pm di un maxi incidente probatorio per analizzare i reperti genetici nelle nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi a carico di Andrea Sempio. L'udienza è fissata per il 9 aprile, quando il giudice conferirà l'incarico al proprio perito e formulerà i quesiti della relazione tecnica che dovrà consegnare. Garlaschelli ha scelto come esperto il genetista forense Emiliano Giardina, che si è occupato del caso Yara ma mai (è uno dei pochi) del caso Garlasco.
I nuovi accertamenti riguarderanno la comparazione tra il Dna del 37enne amico del fratello della vittima e il materiale trovato su unghie e dita della 26enne e le analisi genetiche su una lunga lista di reperti mai analizzati o che in passato hanno dato risultati incerti. Tra questi, un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi e oggetti come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti, sacchetti e i cartellini dattiloscopici usati a suo tempo per rilevare le impronte digitali. Il 9 aprile davanti al gip anche la difesa di Sempio e le parti civili, cioè i genitori e il fratello di Chiara, potranno nominare i propri consulenti. Gli avvocati di Sempio, Massimo Lovati e Angela Taccia, nomineranno l'ex comandante del Ris Luciano Garofano, mentre i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, indicheranno lo storico consulente Marzio Capra. Il giudice darà anche un termine per la durata degli accertamenti, verosimilmente un minimo di 90 giorni.
Cosa succede dopo? Comincia l'incidente probatorio vero e proprio. I reperti da analizzare sono già stati censiti dai carabinieri, che conducono le indagini, e il quesito del giudice dovrà essere puntuale. Dovrà indicare nel dettaglio cosa deve essere analizzato e cosa quell'analisi deve chiarire. I reperti saranno probabilmente riuniti presso il perito del giudice, dove poi i consulenti potranno recarsi per il proprio lavoro. Infine ognuno scriverà una relazione con i risultati e se ne discuterà in una udienza finale. Il gip nell'ordinanza di ieri scrive che la «comparazione» dei profili genetici che saranno eventualmente «estrapolati» sarà effettuata, oltre che con quello di Sempio, anche con quello di Alberto Stasi, che sconta una pena definitiva per l'omicidio della fidanzata e che dunque potrà nominare a sua volta un consulente e partecipare.
Ancora: con quello dei maschi della famiglia Poggi e di tutti i «soggetti maschili» che frequentavano all'epoca la villetta di via Pascoli. Questi ultimi saranno «individuati dal giudice», dopo indicazioni e un contraddittorio tra le parti, e gli verrà fatto successivamente un prelievo di Dna, se già non è agli atti.
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