L'ex presidente del Consiglio ed attuale Commissario Ue Paolo Gentiloni ha ringraziato papa Francesco dopo la partecipazione di quest'ultimo alla tramissione "Che tempo che fa", che è andata in onda ieri sera su Rai3. Secondo più di qualche commentatore, però, Jorge Mario Bergoglio, intervenendo su migranti ed immigrazione, avrebbe messo in discussione le scelte politiche prese dal governo presieduto proprio dall'esponente del Partito Democratico.
Il plauso via Twitter di Gentiloni, insomma, dimenticherebbe di annotare quale siano state le reali prese di posizione di papa Francesco. "Ma grazie di cosa? - fa notare un utente - Il suo governo ha dato il via ai finanziamenti dei lager, ha regalato le navi, la manutenzione e la formazione ai trafficanti. Grazie di cosa?!". E un altro: "Guarda che gli accordi con la Libia sono stati fatti dal governo presieduto da Lei, con maggioranza PD....". Quando il Santo Padre critica l'attuale stato delle cose in materia d'immigrazione si riferisce pure alle scelte intraprese durante la fase in cui l'esecutivo italiano è stato guidato dal politico romano. Questa, almeno, è l'interpretazione di alcuni che si legge sul web.
L'ex arcivescovo di Buenos Aires, nel corso dell'intervista che ha rilasciato a Fabio Fazio, si è posto come sempre dalla parte di coloro che migrano approdando poi sulle nostre coste, chiedendo tuttavia maggiore concerto tra le nazioni e gli enti sovranazionali quali l'Unione europea. Dal memorandum stipulato dal governo Gentiloni con la Libia ai finanziamenti che il governo a trazione Dem ha concesso: sono tanti i temi dibattuti in queste ore via social. Questioni che riguardano il passato ma che interessano giocoforza pure il presente.
"Con i migranti quello che si fa è criminale - ha fatto presente ieri il vecovo di Roma, così come riportato dall'Ansa - . Per arrivare al mare soffrono tanto, ci sono filmati sui lager, uso la parola sul serio: lager in Libia - ha continuato il vertice della Chiesa cattolica -. Cosa soffrono? Vogliono fuggire. I filmati sono nella sezione del dicastero umano. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo, alcune volte sono respinti da chi ha responsabilità locale e dicono: no, qui non vengono e muoiono sul mare. Vediamo poveri, migranti che muoiono, bambini che hanno fame, vediamo le ingiustizie ma c'è la tentazione molto brutta a guardare da un'altra parte", ha chiosato.
Per Bergoglio, come ha già avuto modo di dire più volte durante questi
nove anni di pontificato, il Mar Mediterraneo è il più grande cimitero dei nostri tempi. E la situazione della Libia non può che dipendere pure da alcune delle mosse che sono state operate in precedenza.
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