Germania, la sindaca sfida la legge: "Non stringo la mano ai consiglieri di estrema destra"

Succede ad Eisenach, in Turingia, dove Patrick Wieschke, consigliere dell'Npd ha portato la sindaca, Katja Wolf, in tribunale per obbligarla a stringere la mano ai rappresentanti dell'estrema destra

Germania, la sindaca sfida la legge: "Non stringo la mano ai consiglieri di estrema destra"

“Il corpo è mio e lo gestisco io”. È parafrasando un famoso adagio femminista che la sindaca di Eisenach, Katja Wolf, ha motivato la sua scelta di non stringere la mano a tre nuovi consiglieri comunali dell’Npd.

Il problema è che non si tratta di una semplice questione di principio. Nel comune della Turingia che tutti gli appassionati di musica conoscono come la città natale di Johann Sebastian Bach i nuovi consiglieri si insediano dopo aver ricevuto una stretta di mano del capo del consiglio cittadino. È per questo che Patrick Wieschke, eletto al municipio di Eisenach nelle file del partito ultranazionalista tedesco, ha portato il sindaco della cittadina che conta 45mila anime davanti al giudice.

La richiesta è semplice: obbligare il borgomastro a stringere la mano ai tre rappresentanti dell’Npd eletti dal 10,2% degli abitanti. È questa la percentuale che il partito ha raggiunto alle elezioni dello scorso maggio nella cittadina della ex Ddr in cui dagli anni '90 spopolano i partiti conservatori. Il numero dei consensi per l’estrema destra è praticamente uguale a quello dei Verdi e leggermente inferiore a quello ottenuto da Alternative fuer Deutschland. Ma per la sindaca, 43 anni, esponente della sinistra (Die Linke), non può esserci dialogo con il partito di estrema destra.

Wieschke, nello specifico, come riferisce il Corriere della Sera, è stato condannato per incitazione all’odio e lesioni. Risulta essere stato affiliato alla Nsu, un gruppo terrorista nero attivo in Germania dal 1997 al 2011, e sul "curriculum" ha anche un attentato in un ristorante turco. La sindaca, intervistata dal quotidiano Der Spiegel, ha messo in chiaro che con uno così non intende "avere contatti fisici"."Il mio corpo mi appartiene – ha tagliato corto – spero che nessun tribunale mi costringa". "Stringere la mano ha un alto valore simbolico, trasmette rispetto, è un atto politico", ha sottolineato. Un rispetto che, evidentemente, Wieschke non merita.

Eppure migliaia di cittadini lo hanno eletto, ed ora è diventato consigliere ad Eisenach. Il suo partito, inoltre, è riconosciuto dallo Stato tedesco e per i giudici “non costituisce una minaccia per l’ordine democratico”. Per questo alla fine la Wolf, durante la stessa intervista, è costretta ad ammettere che l’Npd ha "gli stessi diritti e doveri delle altre forze politiche".

Lei è al suo posto per garantirli, ma non ha alcuna intenzione di stringere la mano ai tre consiglieri che il partito ha eletto nella cittadina della Germania orientale. E se il giudice la obbligherà a farlo ha già fatto sapere che intende contravvenire alla sua decisione.

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