"Caro Matteo, ti chiedo di lasciarmi libero di giocarmela senza paracadute, senza reti di protezione, senza garanzie. Io e la mia città, io ed il territorio dove vivo da 50 anni, io ed il mio amore per la mia città e per la politica". Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, con un post su Facebook, comunica a Renzi la sua intenzione di voler rinunciare "al paracadute" del plurinominale.
"Lo so: a guardare i risultati delle precedenti elezioni non ho molte chances. Il collegio 10 è di quelli persi. Ma io - aggiunge Giachetti - ci credo. Io amo la politica. È la mia vita". L'ex candidato sindaco di Roma spiega: "In tutti i prospetti che girano sulle candidature c'è una casella sul proporzionale con un nome certo: Giachetti. Sarei ipocrita se ti dicessi che la cosa non mi faccia piacere: penso che, in qualche modo, sia il riconoscimento di un impegno nel partito, e più in generale in politica, che mai mi era stato riconosciuto in passato". Nel ringraziare per questi attestato di stima, aggiunge: "Il Partito Democratico sta vivendo un momento difficile, e nella nostra difficoltà si riflettono tutti i pericoli per il nostro Paese. E allora no. Quel paracadute sarebbe per me un vestito sgualcito e stretto, un trapianto di pelle, un cibo avariato. Non lo voglio".
"Non voglio essere un tappo. Non sarò un tappo. Rinuncio al plurinominale. Rinuncio al paracadute. Sono in Parlamento da 17 anni e, nonostante questo, ogni volta che varco l'Aula di Montecitorio mi emoziono come un bambino", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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