Il 21 luglio 2020 Antonio Mazzeo, giornalista e blogger, pubblica un post in cui denuncia la doppia iscrizione universitaria, a Pavia («settembre 2008 dicembre 2013») e a Pisa («giugno 2009 dicembre 2010»), dichiarata nella pagina Facebook della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Tre giorni dopo il profilo della pagina, quanto all'iscrizione pisana, sarebbe stato modificato, scrive lo stesso Mazzeo (in un altro pezzo on line, il 25 luglio), in «giugno 2009 dicembre 2009».
Quel 21 luglio il giornalista segnala anche la scomparsa, dalla pagina riservata ai sottosegretari dal sito del Miur, del curriculum di Azzolina in formato europeo, di cui sono venuto in possesso. Vi si attesta il conseguimento a Pavia, il 20 dicembre 2013, di una Laurea magistrale in Giurisprudenza (ciclo unico, della durata di 5 anni) e a Pisa, nel dicembre del 2010, di un titolo di specializzazione nell'insegnamento secondario (Ssis) per il sostegno. Come può la ministra, se non violando la legge, a meno che non abbia allora chiesto una sospensiva all'ateneo pavese, essersi iscritta nello stesso tempo a due differenti università?
Il 22 luglio 2020 l'ufficio stampa del Miur risponde: «La ministra ha frequentato il percorso di specializzazione sul sostegno nella seconda metà del 2009. Il periodo della specializzazione è stato di sei mesi, non di diciotto come riportato erroneamente nell'articolo. Il curriculum è stato pubblicato sul sito del ministero come da prassi e poi tolto perché, per mero errore materiale, era stato diffuso senza aver oscurato alcuni dati personali riservati e sensibili. Ciò a garanzia della incolumità della ministra, come noto oggetto continuo di minacce e offese tali da giustificare l'attribuzione di misure di tutela e sicurezza da parte delle autorità competenti».
Resta il fatto, stante il curriculum rimosso, che Lucia Azzolina, nel secondo semestre del 2009, risultava iscritta a Pisa e a Pavia, come conferma anche il suo profilo Linkedin, laddove «l'informale» sintesi del curriculum della ministra attualmente presente sul sito del Miur (miur.gov.it/il-ministro), se per un verso conferma il conseguimento della laurea magistrale a Pavia nel dicembre del 2013, per un altro verso tace, in quanto ai tempi, su Pisa, limitandosi a dire: «Ha conseguito anche la specializzazione all'insegnamento del sostegno a Pisa». Il dato temporale, per quest'ultima, riaffiora su tesionline.it: qui la Ssis per il sostegno si dichiara terminata nel 2009 (la stessa tesi discussa, messa in vendita sul sito, reca sul frontespizio: «Anno 2009»). Da tutti i curricula che ho esaminato (contraddizioni a parte) risulta, almeno per il secondo semestre del 2009, l'iscrizione di Lucia Azzolina a due differenti atenei. La ministra, ancora una volta, dovrà spiegare. Anche della rimozione dal sito di un curriculum «vero» (si poteva ripulire quello europeo dei dati sensibili, se era questa la preoccupazione). È l'unico assente nella pagina dedicata del sito (https://www.miur.gov.
it/web/guest/titolari-di-incarichi-politici), dove ci sono tutti quello della viceministra Ascani, e quelli degli immediati predecessori, fra ministri, viceministri e sottosegretari tranne il suo. In aperto spregio, per una ministra avvezza a plagi, occultamenti e menzogne, agli obblighi di legge sulla trasparenza.
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