Eppur si muove. Le rivelazioni alla commissione parlamentare sulla strana morte di David Rossi agitano Procura di Siena e inquirenti. A distanza di 10 giorni l'Anm toscana ha solidarizzato con i tre pm (Nastasi oggi a Firenze, Marini capo dei pm e Natalini oggi a Roma) accusati dall'ex comandante provinciale Pasquale Aglieco di aver inquinato la scena del crimine, e qualcuno tra le forze dell'ordine comincia a dubitare che l'ufficiale fosse davvero lì. Questo non toglie che le accuse di aver contaminato alcune prove sono confermate dalle foto e dai video della Scientifica dove si vedono libri spostati, computer accesi poi spenti, eccetera. D'altronde, i verbali della polizia, competente sulla morte (motivo di scontro, pare, proprio con Aglieco che riteneva doveroso che indagasse l'Arma) contengono almeno un'inesattezza: il ritrovamento dei bigliettini in cui Rossi avrebbe annunciato (ma la famiglia ne dubita) la volontà di farla finita. Per il verbale della Scientifica erano nel cestino, poi secondo Aglieco rovesciato sulla scrivania. Ma la funzionaria arrivata solo dopo mezzanotte ammette in commissione di non averli mai visti nel cestino, e in effetti sono «fotografati» in un volume, ricomposto a mano da uno dei tre magistrati presenti sulla scena.
Perché? E perché la notizia del ritrovamento del bigliettino («Toni - la compagna Antonella Tognazzi, ndr - l'ultima che ho fatto è troppo grossa per poterlo sopportare») finisce in rete alle 22, poi ripresa sui social e infine da Bruno Vespa appena dopo le 23? La Scientifica è arrivata sulla scena del crimine solo dopo mezzanotte. Chi ha fatto circolare da subito l'ipotesi?
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