Potrebbe essere vicino ad una svolta il giallo della coppia scomparsa nel nulla a Bolzano lo scorso 4 gennaio. Dopo averli cercati ovunque, anche con i droni, nei boschi e nei fiumi, gli investigatori sospettano il figlio dei due insegnanti in pensione, Peter Neumair e Laura Perselli, 63 e 68 anni, sposati da 35 anni, amanti dei viaggi e delle passeggiate nelle loro montagne.
Il giovane trentenne, che si chiama Benno ed è un istruttore di fitness con il pallino per gli anabolizzanti oltre ad insegnare matematica in una scuola, adesso è indagato per duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere. Per il momento nei suoi confronti non è stata adottata alcuna misura cautelare, ma potrebbe essere questione di ore.
Intanto l'appartamento dove viveva con i genitori è stato messo sotto sequestro dalla Procura di Bolzano e i Ris l'hanno passato al setaccio a caccia di tracce. La sua versione non ha mai convinto gli inquirenti, soprattutto dopo essere stato ripreso dalla telecamera di un centro di smaltimento dei rifiuti. Un passaggio in contrasto con quanto riferito ai magistrati su suoi spostamenti nel giorno della scomparsa del papà e della mamma.
I genitori sarebbero usciti dalla loro villa in una delle zone più prestigiose della città prima di sparire. Peter aveva in tasca il cellulare, Laura anche la borsa. Da allora della coppia si è persa ogni traccia, nonostante le ricerche siano condotte da un centinaio di uomini che hanno scandagliato anche l'Adige senza risultati. Fin dal primo momento è stato escluso l'allontanamento volontario o il gesto disperato. La coppia era molto conosciuta e stimata da tutti. Quindi in piedi sono rimaste le ipotesi dell'incidente o di un'aggressione.
Scandagliando la vita della famiglia, sopratutto quella del figlio, i magistrati si sono convinti che Benno nascondesse qualcosa. Il giovane ha una sorella, Madè, che fa il medico a Monaco di Baviera. È stata lei, non riuscendo più a mettersi in contatto con i genitori, a dare l'allarme e a far partire le ricerche.
Benno è laureato in Sport e nutrizionismo all'Università di Innsbruck ed ha una vera ossessione per il fisico, come si vede dalle foto postate su Facebook e dai video pubblicati su Youtube. Muscoli scolpiti dalla palestra, ma anche dagli anabolizzanti, tanto da esserne diventato dipendente. A casa dai genitori era tornato proprio nel tentativo di disintossicarsi con dei farmaci, ma le cose in famiglia non andavano bene da tempo. I rapporti erano tesi, c'erano liti e continue discussioni, una delle quali potrebbe essere degenerata e potrebbe aver trasformato l'insegnante in un killer. Per ora si tratta soltanto di sospetti, le indagini vanno avanti e soprattutto la ricerca dei corpi, che potrebbero raccontare l'accaduto. L'ipotesi è che dopo aver colpito i genitori, il giovane li avrebbe caricati in macchina e poi gettati nell'Adige. Dopo sarebbe tornato a casa per far scomparire ogni traccia. Determinati saranno le analisi del Ris sui reperti trovati nell'abitazione. Se nella villa c'è stato un delitto, non sfuggirà alla prova del Luminol.
Nelle carte dell'indagine della Procura di Bolzano, intanto, sono finite anche le testimonianze dei colleghi e le lamentele dei genitori della scuola dove insegna. Un episodio in particolare, lo avrebbe visto minacciare un'altra professoressa davanti ad una classe.
Dopo la scomparsa di Peter e Laura più di una persona, anche a scuola, ha cominciato a nutrire dei sospetti su di lui. Tanto che alcune famiglia hanno firmato una lettera chiedendo all'istituto di allontanarlo dall'insegnamento.
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