«Mi viene spesso detto di fare attenzione ad essere così affezionata alle ginnaste. In realtà preferisco scottarmi e perdere qualche ginnasta, ma almeno ho vissuto con loro l'infanzia, l'adolescenza e ho insegnato loro l'educazione. C'è un bel clima». Parlava così di sé Stefania Fogliata, l'istruttrice federale di ginnastica ritmica che da ieri non può più mettere piede in nessuna palestra d'Italia.
La 31enne bresciana è accusata dalla Procura di Brescia di maltrattamenti aggravati dalla giovane età delle persone offese, con condotte che sarebbero andate avanti dal 2017 a oggi. Un provvedimento senza precedenti quello del divieto di allenare su tutto il territorio nazionale - il primo da quando a novembre è scoppiato il «caso ritmica». Per motivare la misura cautelare interdittiva, nella sua ordinanza il gip del tribunale di Brescia scrive di «quotidiano stillicidio di improperi e umiliazioni ai quali si sono sommate le percosse». Ieri mattina gli agenti hanno perquisito la palestra dell'Accademia Nemesi di Calcinato, nel Bresciano, che Fogliata ha fondato e tuttora dirige: sono stati prelevati computer e cellulari nella sua disponibilità che serviranno a ricostruire le presunte condotte illecite nei confronti di 8 giovani atlete. Dai cellulari, infatti, sarebbero state recuperate tracce delle chat pregresse e video di alcuni episodi. L'inchiesta era nata a settembre dopo che una mamma aveva confidato maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti delle figlie e di altre ginnaste tra i 10 e i 14 anni. Da quel momento le presunte vittime sono state ascoltate in audizioni protette videoregistrate e assistite da una psicologa. Sono state poi sentite oltre 25 persone tra ginnaste, testimoni, genitori delle atlete, colleghi dell'istruttrice e psicologi, oltre ai vertici della Federazione nazionale. Poi la svolta nell'inchiesta. Secondo la valutazione espressa nell'ordinanza, gli elementi raccolti avrebbero confermato il quadro indiziario spiegando la ragione per la quale le giovani ginnaste avrebbero abbandonato l'Accademia anche a fronte di prospettive di grande successo sportivo, persino in campo internazionale. Tra le atlete allenate da Fogliata c'era anche Alice Taglietti, classe 2007, considerata il più promettente talento della disciplina a livello nazionale.
Lo scorso maggio lei e la compagna Emma Bressanelli si sono ritirate dagli allenamenti e dall'agonismo senza motivare l'abbandono. Dopo il divieto inflitto all'istruttrice, in molti si aspettano che le famiglie delle due ragazzine possano chiarire cos'è accaduto.
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