Giornalista anti-Salvini contrattacca: "Denuncio il leader della Lega"

"Ricevo valanghe di minacce, anche di morte. Ne risponderà, il signor Salvini. Ovviamente in Tribunale". Lo scrive su Facebook Fabio Sanfilippo, il giornalista Rai che aveva insultato il segretario della Lega tirando in ballo sua figlia

Giornalista anti-Salvini contrattacca: "Denuncio il leader della Lega"

"Ricevo valanghe di minacce, anche di morte. Ne risponderà, il signor Salvini. Ovviamente in Tribunale". Fabio Sanfilippo, il giornalista Rai che ha insultato Matteo Salvini tirando in ballo anche la figlia di 6 anni del segretario leghista, non sta a guardare. Dopo che Salvini, in un comizio a Domodossola, ha annunciato di volerlo denunciare ("Io non querelo mai nessuno, ma le ultime due righe del post le ha dedicate a mia figlia di sei anni, che dovrebbe essere rieducata: gliele faccio rimangiare quelle due righe, brutto cafone ignorante che non sei altro"), Sanfilippo ha deciso di passare al contrattacco. E, in un altro post su Facebook, si scaglia di nuovo contro il leader della Lega, spiegando di volerlo querelare per le minacce subite da parte di sostenitori leghisti.

"La reazione scomposta del signor Salvini e dei suoi - scrive Sanfilippo - dimostra che il mio personale e iperbolico post, al netto della caduta di stile sul citare la figlia di cui ho fatto peraltro pubblica ammenda, deve aver toccato nervi scoperti. Tipo che dopo essersi 'messo fuori gioco' da solo - continua il giornalista di viale Mazzini - la Lega perde consensi, ma soprattutto che il signor Salvini rischia di perdere il controllo del suo partito. Egli continua a insultarmi (citando ovviamente i familiari, prima li ostentava sui social) in tv, sui giornali, nei comizi. Incitando i suoi all'odio nei miei confronti", la pesantissima accusa a Salvini di Sanfilippo. Che conclude: "Ricevo valanghe di minacce, anche di morte. Ne risponderà, il signor Salvini. Ovviamente in Tribunale. Peace and love".

Sanfilippo, nel messaggio che aveva dato inizio alla contesa, rivolgendosi a Salvini aveva scritto: "Tempo sei mesi e ti spari, nemico mio", per poi tirare in ballo anche la figlia di 6 anni dell'ex capo del Viminale ("Mi dispiace per lei, ma avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate"). E proprio per il coinvolgimento della bambina nel post incriminato, il deputato leghista Lorenzo Belotti ha spiegato di avere "presentato un esposto all'Ordine dei giornalisti chiedendo che vengano presi adeguati provvedimenti disciplinari nei confronti del caporedattore di Radio 1 Rai Fabio Sanfilippo per palese violazione deontologica della Carta di Treviso che tutela i minori". La Carta di Treviso è un protocollo sottoscritto nel 1990 da Federazione nazionale della stampa, Ordine dei giornalisti e Telefono Azzurro per disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia.

La Carta, il cui mancato rispetto può comportare l'apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dei trasgressori, fa parte del Testo unico dei doveri del giornalista. "Il Consiglio di Disciplina (dell'odg, ndr) valuti le ingiuriose dichiarazioni di Sanfilippo", ha detto Belotti.

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