Il gol allo scadere non scade mai

Nelle ultime dieci giornate la percentuale di gol segnati nei 15 minuti finali è alta come mai era accaduto

Il gol allo scadere non scade mai

È il campionato dell'ultimo minuto. Il gol di Nico Lopez contro il Milan non è un caso, non quest'anno. Nelle ultime dieci giornate la percentuale di gol segnati nei 15 minuti finali è alta come mai era accaduto. Procrastiniamo anche nel pallone. Aspetta che c'è tempo e poi fai tutto quando senti che quel tempo sta finendo. Oggi quattro gol su dieci vengono segnati dal 75' in poi. Il che ha due conseguenze principali, una negativa, l'altra positiva: la prima è che c'è il rischio continuo di avere partite noiose per trequarti del tempo e poi concitate nel restante quarto. La seconda è che il campionato è oggettivamente più combattuto: la mediocrità complessiva – di cui abbiamo già detto qualche settimana fa – alimenta per paradosso il divertimento e la percentuale dei gol fatti alla fine completa l'opera. Così hai partite come Fiorentina-Torino: 1-1 tra l'85' e l'87' minuto. Così hai Cagliari-Roma: 1-2 con due col tra l'88' e il 95'. Così hai Fiorentina-Atalanta: 3-2 con gol del vantaggio (2-1) della Fiorentina al minuto 76, pareggio dell'Atalanta al minuto 83 e gol decisivo della Fiorentina al minuto 89.

Forse anche questo è da canna del gas, a cui attaccarsi per continuare a illudersi, però l'effetto è oggettivamente divertente: non eravamo abituati, noi. Lo erano altrove, in Francia e in Inghilterra, soprattutto.

Noi eravamo quelli delle partite che al 60' finivano: congelate dal tiki-taka che all'epoca non si chiamava così. Tocchi infiniti per non arrivare mai in porta. Oggi è il contrario. Non sarà meglio per il livello del nostro calcio, ma è meglio per noi che dobbiamo solo guardarlo.

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