Il governo a rischio crisi? "State zitti e sorridete". Ma Salvini: "Solo balle"

I retroscena parlano delle frizioni tra Lega e M5S. Si parla di elezioni a marzo o della volontà di Salvini di superare almeno le europee. Ma il ministro smentisce

Il governo a rischio crisi? "State zitti e sorridete". Ma Salvini: "Solo balle"

Che Lega e M5S si ritrovino spesso a litigare su questioni di peso è ormai cosa nota. A creare frizioni ci sono la Tav, gli imprenditori, il Tap, le inchieste sul Carroccio, Hezbollah, la legittima difesa e via dicendo. Liti che a volte si combattono in seno alla maggioranza parlamentare (la fronda grillina è molto attiva) altre a livello di governo (vedi lo scontro Salvini-Trenta sul terrorismo islamico in Israele). Ecco perché nei corridoi dei Palazzi si comincia a parlare di una possibile crisi di governo prima dei "cinque anni" di alleanza governativa assicurati sia da Di Maio che dal leader della Lega.

Secondo il Corriere, durante il viaggio a Gerusalemme Salvini avrebbe inviato una parola d'ordine ai dirigenti di partito: "State zitti e sorridete". Un invito, insomma, a non rispondere agli attacchi grillini sulle perquisizioni della Gdf che hanno coinvolto la Lega nei giorni scorsi. Un'offensiva arrivata prima dai capogruppo M5S e poi dallo stesso Di Maio, che ha chiesto al collega vicepremier di non "minimizzare" l'accaduto.

Quel "state zitti e sorridete" dovrebbe permettere al governo di arrivare compatto alle elezioni europee. La Lega secondo il Corriere non vorrebbe "intestarsi una crisi" senza motivazioni politiche serie. Salvini vorrebbe arrivare con questo assetto alle Europee e poi scegliere il commissario italiano a Bruxelles, ma - scrive il quotidiano di via Solferino - da qui a giugno "un passo falso aprirebbe la strada della crisi". "In quel caso — sarebbe il pensiero del leader del Carroccio — Mattarella non ci farebbe tornare a votare". Una volta superato il voto europeo, invece, tornare al voto non sarebbe un problema. Tanto che secondo Repubblica a Palazzo Chigi la crisi non sarebbe più considerato un tabù e la Lega sarebbe tentata dal un voto a marzo.

I retroscena pubblicati questa mattina, però, hanno provocato l'immediata reazione mattutina di Salvini che smentisce categoricamente notizie sul suo partito tentato dal

voto: "L'ennesima balla giornalistica - taglia corto - una bufala, non so più in che lingua dirlo. Abbiamo firmato un impegno di cinque anni e andiamo avanti cinque anni. Se qualcuno si augura il contrario, ci resterà male".

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