La Commissione Europe ha "graziato" l'Italia, scongiurando il pericolo di un'azzoppate procedura di infrazione, che avrebbe aggiunto un'ulteriore (e ingiusta) zavorra ai conti italiani. E ora il governo gialloverde ringrazia e (r)assicura l'Ue, con una lettera, circa la bontà delle intenzioni e delle politiche economiche e finanziarie dell'esecutivo.
Italia che è comunque rimandata a settembre, quando i nostri conti pubblici passeranno nuovamente all'esame dell'Unione, che vuole tenere monitorato il nostro deficit.
Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Giovanni Tria hanno vergato una missiva con destinatario gli alti papaveri di Bruxelles, scrivendo che "l'obiettivo complessivo della nuova politica di bilancio per il 2019 e della strategia da presentare nel progetto di bilancio 2020 è quello di conseguire un'ampia adesione al Patto di Stabilità e Crescita".
Avanti tutta, dunque, con la spending review e la revisione della spesa fiscale, anche per scongiurare l'aumento dell'Iva.
Questa, insomma, la strada tracciata dall’esecutivo: "Il Parlamento ha approvato gli obiettivi fiscali stabiliti nel programma di stabilità, chiedendo nel contempo l'abrogazione dell'aumento dell'Iva nel 2020 e l'eliminazione dell'aumento della pressione fiscale attraverso la compensazione di misure fiscali alternative. Per dare seguito a queste raccomandazioni il governo ha formulato una strategia integrata che si basa su una nuova Spending Review e su una revisione della spesa fiscale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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