Se adesso torna anche la "pastasciutta antifascista"

La pasta antifascista per ricordare la fine della dittatura di Mussolini. Si moltiplicano le iniziative previste in Italia durante questa estate

Il manifesto della pastasciuttata di Collegno
Il manifesto della pastasciuttata di Collegno

La "pastasciutta antifascista" è ormai uno degli appuntamenti fissi dell'estate italiana. L'Anpi non sembra avere argomenti migliori.

Il contesto storico attuale è cambiato, ma l'associazione in questione continua a prendere posizioni politiche come se ci trovassimo, ancora oggi, nel novecento. Persino il Partito Democratico, in alcune occasioni, ha deciso di disertare. Come nel caso del corteo per il 25 Aprile. "L'Anpi non rappresenta i veri partigiani", aveva tuonato la Comunità ebraica di Roma in riferimento a quello strappo. Circostanze diverse rispetto alle pastasciuttate, c'è da specificare. Ma sintomatiche, in ogni caso, di come l'Anpi venga accusata ormai da più parti di strumentalizzazioni.

Qualche anno fa era stata la sezione di Riccione a sposare l'iniziativa della pastasciuttata. Oggi un evento simile è stato organizzato a Collegno, nella provincia di Torino, per il prossimo 21 di luglio. "Per ricordare la pastasciutta che i Cervi, insieme ad altre famiglie del paese di Campegine - si legge sulla pagina social della sezione dell'Anpi del comune dell'area metropolitana torinese - organizzarono per festeggiare l'arresto del duce, l'Anpi di Collegno dal 2015 ha deciso di aderire all'iniziativa dell'Istituto Cervi e di ricordare la ricorrenza di quel 25 luglio del '43 con una serata speciale, nel rispetto di quello spirito popolare e genuino".

La stessa ricorrenza per cui, la medesima "pastasciuttata", verrà riproposta, in più località del Belpaese, anche nel corso di questa stagione estiva. Il menù viene definito "ricco". Il costo sembra accessibile davvero a tutti: dieci euro. Poi ci sarà tanta "musica resistente". Gli ingredienti per passare una serata piacevole ci sono tutti. Mercoledì 25 luglio si replicherà in provincia di Reggio Emilia, all'interno del festival teatrale di resistenza. Quello, appunto, organizzato a Casa Cervi. Circostanza, questa come alcune delle altre, dove a offrire la pasta dovrebbe essere la Coop. "Antifascista - recitava del resto uno slogan apparso a firma del sistema delle cooperative italiane del Centro Italia sul dorso dell'edizione aretina del La Nazione - è di tutti". In quel caso il riferimento era alla Costituzione. Definita anche "libera" e "democratica".

Si muove qualcosa anche dalle parti di Varese, a Cardano al Campo: il circolo Quarto stato ha optato per offrire una "gigantesca pastasciutta a tutti". Persino a chi, durante la guerra, "indossava la camicia sbagliata". Nella serata organizzata nel varesino è prevista anche una grattuggiata di modernità: dj set a cura dei Good Vibes Sound.

Alla fine del 2017 avevamo assistito alla declinazione di una versione del Capodanno in salsa antifascista. In estate tornano le scampagnate, le sagre e le feste serali. Occasioni affinché antifasciste divengano anche le pastasciuttate.

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