Tuonano le armi, il grano è ancora fermo. Era previsto per il 27 luglio, due giorni fa, la partenza delle prime navi cariche di cereali ucraini. Ma la recrudescenza delle ostilità forse non a caso ha finito per rinviare - e si spera non per vanificare - l'applicazione degli accordi di Istanbul che erano stati salutati come un segnale incoraggiante sulla strada della pace.
Ma ora è ancora il tempo delle bombe. Almeno cinque sono le vittime (e 25 i feriti) di un attacco russo a Kropyvnytskyi, nell'Ucraina centrale, che ha colpito due capannoni. Due morti anche nella città di Toretsk nel Donetsk, a causa del crollo di un edificio di cinque piani a seguito di un attacco missilistico russo. I russi ieri mattina hanno sferrato un violento attacco missilistico anche contro la regione di Kiev, colpendo infrastrutture nel distretto di Vyshgorod, a nord della capitale ucraina. Cinque i missili e quindici i feriti. Sotto attacco anche Mykolaiv, nel sud del Paese, dove si registra la distruzione di una scuola. Secondo Oleksiy Hromov, vicecapo del dipartimento delle operazioni principali dello stato maggiore delle forze armate ucraine, Le forze russe hanno lanciato 49 attacchi missilistici e 44 attacchi aerei sul territorio dell'Ucraina dall'inizio di luglio. E gli ucraini sembrano aver rinunciato al Donbass. «Siate saggi e preparatevi a evacuare!», è l'appello lanciato dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk alla popolazione della regione più orientale dell'Ucraina. La gente che dovesse restare rischia di essere tagliata fuori da «elettricità, acqua, cibo e forniture mediche, riscaldamento e comunicazioni». Va detto che però gli ucraini stanno rispondendo per quello che possono. Secondo l'analisi del ministero britannico della Difesa la controffensiva lanciata dalle forze ucraine a Kherson occupata dai russi «sta prendendo slancio» e la città, la più importante tra quelle nelle mani dei russi, è di fatto tagliata fuori dagli altri territori occupati, ciò che «minerebbe gravemente i tentativi della Russia di dipingere l'occupazione come un successo». Altro dato che impressiona, sarebbero finora più di 75mila i soldati russi rimasti uccisi o feriti nella guerra in Ucraina secondo una stima americana. Vorrebbe dire che è stato colpito un soldato su due dei circa 150mila mobilitati.
E il grano? Secondo Martin Griffiths, sottosegretario generale delle Nazioni Unite e coordinatore degli aiuti di emergenza, la prima nave carica di frumento potrebbe lasciare l'Ucraina oggi. «Ci sono navi ovviamente, in quei porti, con grano a bordo, pronte a muoversi», ha aggiunto Griffiths. Anche dalla Turchia, il principale Paese mediatore tra Russai e Ucraina, filtrava ieri ottimismo. «Nelle prossime ore e nei prossimi giorni - ha detto ieri il ministro della Difesa di Ankara Hulusi Akar - inizieranno a partire le prime navi con il grano dai porti dell'Ucraina. Funzionari di Turchia, Russia, Ucraina e Onu lavorano giorno e notte per avviare il trasporto di grano con le navi in attesa nei porti ucraini».
Per facilitare l'export del grano, la Commissione Ue ha ieri proposto di inserire anche Ucraina e Moldavia nella rete trans-europea dei trasporti Ten-T «La proposta odierna contribuirà a migliorare la connettività dei trasporti di
questi due Paesi con l'Ue, facilitando gli scambi economici e migliori collegamenti per le persone e le imprese», spiega il commissario Ue Adina Valean. La proposta, inoltre, rimuove Russia e Bielorussia dalle mappe del Ten-T.
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