"Vogliamo riportare al voto chi oggi si astiene perché deluso. Il Pd i consensi li ha già persi con l'astensione o col voto al M5s. Contiamo di recuperarli dando un'alternativa". È questo di Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali che, intervistato dal Corriere della sera, spiega le divergenze col Pd.
"Non sono tra quelli che ne fanno una questione personale. - dice - Se non c'è Renzi ma si continua con la stessa politica, le distanze con noi non si accorciano". Il suo impegno politico, come ha fatto capire più volte è stata dettate dalle modalità con cui sono state impostate le riforme: "Il Senato è stato esposto da una legge elettorale votata senza permetterci di discuterla dopo il sì della Camera; e dopo cinque voti di fiducia. A quel punto ho sentito l'esigenza di dare un segno di discontinuità politica uscendo dal Pd", spiega."Quando tre ragazzi, Speranza, Civati e Fratoianni sono venuti a propormi il loro progetto - aggiunge - ho capito che potevo e dovevo rendermi ancora utile". Ma il suo progetto politico è diverso dalla 'Cosa rossa' immaginata da Massimo D'Alema e da Pier Luigi Bersani:"L'etichetta - dice - è stata confezionata dagli avversari prima ancora che l'operazione partisse".
Grasso, infine, anticipa che non parteciperà ai duelli televisivi:"Mi candido per
il Parlamento, non per X Factor. Non mi interessa affascinare, né scontrarmi secondo logiche che non mi appartengono. La mia idea di politica non è la battaglia televisiva ma presentare la soluzione dei problemi".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.