"Non accettiamo l'idea, la prospettiva, di abituarci a tutto, anche alle scelte politiche inconcepibili e oltre ogni legge e ordinamento, come quella di costringere in condizioni igienico-sanitarie pessime, da cinque giorni, con un solo bango, 116 esseri umani su una nave italiana, che li ha salvati da un sicuro naufragio ed è già ormeggiata in un porto italiano e quindi sono già in territorio italiano. È una mostruosità che non può passare sotto silenzio e impunita". Il messaggio di Legambiente, diffuso dal presidente siciliano Gianfranco Zanna, che riguarda la situazione sulla nave Gregoretti, aveva un unico destinatario. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Che, in queste ore, attraverso una diretta Facebook, ha fatto sapere che le persone presenti a bordo dell'imbarcazione ferma ad Augusta saranno fatte sbarcare e verranno mandate in cinque Paesi europei e in alcune strutture dei Vescovi italiani. E nella stessa circostanza, il capo del Viminale ha risposto proprio alle accuse dell'associazione ambientalista: "Per questa vicenda Legambiente (???) mi ha denunciato per sequestro di persona, rischio fino a 15 anni di carcere...Roba da matti, vi prometto che io non mollo. Viva l'Italia e gli italiani".
L'esposto di Legambiente
Legambiente, infatti, in queste ore ha presentato un esposto alla procura di Siracusa per denunciare il capo del Viminale per sequestro di persona perché, secondo l'organizzazione, stava privando della libertà, "in modo del tutto illegale", i migranti "naufraghi stremati e indifesi" impedendone lo sbarco (che, però, stando a quanto dichiarato da Salvini, sarà effettuato nelle prossime ore). La richiesta di Legambiente si concludeva così: "Chiediamo, contestualmente, allo stesso ufficio giudiziario di intervenire subito e ordinare l'immediato sbarco di questi poveri disgraziati. Vediamo se, anche questa volta, l'onorevole Salvini fuggirà, con la sua arroganza, dalle aule giudiziarie per non farsi processare e rispondere della sua indecenza nel 'trattamento inumano e degradante' (è la definizione delle convenzioni internazionali) di uomini e donne in carne e ossa e che hanno subito violenze di ogni tipo. È una vergogna che tutti stiano in silenzio".
La replica (e la dedica) di Salvini
E la risposta di Salvini è arrivata sul suo profilo social, dove "invece dei bacioni", ha dedicato, polemicamente, a Legambiente e ad Anpi il caffè bevuto in diretta dal suo ufficio.
"Oggi il caffè lo dedichiamo a loro. Io non mollo, mi denuncino", ha detto il leader leghista prima di appoggiare la tazzina. Salvini, nella stessa circostanza, si è lamentato delle critiche mosse dall'Anpi al decreto Sicurezza bis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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