"Gridano al fascismo, ma poi...". Cacciari affonda la retorica del Pd

Il professore asfalta Letta e bacchetta chi accusa il centrodestra di non avere competenze: "Smettiamola di fare propaganda..."

"Gridano al fascismo, ma poi...". Cacciari affonda la retorica del Pd

L'ennesimo sfogo spazientito. Nauseato da una retorica che, di fronte ai fatti, non sta in piedi. Il ko tecnico alla narrazione pre-elettorale della sinistra lo ha sferrato ieri sera Massimo Cacciari. Intervenendo su Rai3 a Cartabianca, l'ex sindaco di Venezia ha smontato pezzo per pezzo le argomentazioni utilizzate da Pd e alleati per delegittimare la corsa politica del centrodestra. "Cerchiamo di smetterla di portare voti alla Meloni con discorsi di questo genere!", è sbottato a un tratto il professore, convinto che l'infondatezza di certe accuse politiche non farà altro che favorire chi ne è quotidianamente bersagliato.

La propaganda di sinistra

L'ira di Cacciari è arrivata dopo che Alan Friedman e Paolo Mieli avevano rimproverato al centrodestra di non avere competenze per governare. In particolare, il giornalista statunitense aveva affermato che un'eventuale premiership di Giorgia Meloni potrebbe impedire l'avvio di alcune riforme importanti per l'Italia. Parole che hanno fatto perdere la pazienza al filosofo veneto, da sempre vicino alla sinistra ma non privo di spirito critico. "Perché dobbiamo fare questi discorsi? Sembrerebbe che veniamo da governi straordinari e improvvisamente abbiamo il rischio di governi non competenti... Ma dai, un po' di pudore!", ha strillato l'ex sindaco. E ancora: "Quando Napolitano ha chiamato Monti e Mattarella ha chiamato Draghi c'era al governo la Meloni? C'erano i 'competenti' a governare, costringendo i presidenti della Repubblica a chiamare i tecnici! Ma smettiamola di fare propaganda!"

Poi la risposta piccatissima all'obiezione sulle riforme. "La Meloni va al governo e dovrebbe fare le riforme che per venti o trent'anni non ha mai fatto nessuno? Ma guarda che pretese!", ha osservato Cacciari, chiedendo provocatoriamente a Friedman di elencargli i cambiamenti decisivi varati negli ultimi anni dalla politica. "Ma quali riforme ha fatto Draghi? Me ne dica una, anzi mezza... Draghi ha preso i soldi del Pnrr ma non ha fatto riforme", ha incalzato il professore, scontrandosi con il saggista americano, che invece dava la colpa ai populisti.

L'attacco a Letta

Ma è su Enrico Letta che l'ex sindaco di Venezia è diventato una furia. Provocato dalla conduttrice Bianca Berlinguer, che gli ricordava come il leader Pd avesse parlato di allarme democrazia, Cacciari ha mollato la frizione. "Ma capite la mancanza totale di serietà... Queste persone gridano che arrivano i fascisti, ma quando c'erano i fascisti veri i monarchici e i comunisti si erano messi insieme.

Ma come fai a dire che c'è il pericolo fascista e poi fai le figure, cercando disperatamente uno straccio di coalizione e fallendo due volte, con i Cinque Stelle e con Calenda? Gridi al pericolo fascista e non riesci a mettere in piedi uno straccio di coalizione? Taci, almeno. Stai zitto!", ha esclamato il professore.

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