Grillo e l'asse coi cattolici: "Questi temi ci uniscono"

Ampia intervista di Avvenire a Beppe Grillo. "Noi al governo, sarà naturale. Non c'è una strategia. Vogliamo restituire il Paese alla gente"

Grillo e l'asse coi cattolici: "Questi temi ci uniscono"

Il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, fa un'ampia intervista a Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle spiega che non esiste un strategia per arrivare a Palazzo Chigi: "Immagino questo risultato come un auspicabile fenomeno naturale, generato da gente decisa a scendere sulla terra, lontano dagli incantesimi degli agnellini salvati da Berlusconi e dalle palle seriali che vengono dal partito ora al governo. Un partito che ha solo un merito: mantiene al suo comando la persona che meglio lo rappresenta, il bugiardo Renzi".

E prosegue il proprio ragionamento dicendo di non usare il suo mestiere per convincere: "Sono semplicemente Beppe Grillo. Con le mie passioni, con i miei limiti, con le miei intuizioni. Lascio che tutto traspaia ed emerga per come è, evitando di vivere nell’enorme vergogna di ciò che ero prima di essere politico. Un comico può permettersi di fingere, un politico no". Ancora una volta, dunque, Grillo decide di stare a metà del guado: comico e politico.

Il leader pentastellato ribadisce che "l’Unione europea di oggi è un sacco contenente 27 popoli che si chiedono come ci siamo finiti dentro". E ancora: "È un blocco dalla natura indigeribile regolamentato da banche". Secondo Grillo l’Ue "è come una gita in bicicletta dove partono 27 persone completamente diverse, un paio di ciclisti professionisti e poi tanti dilettanti sino al novantenne che ha avuto due infarti. Arriverà primo il ciclista professionista più forte, gli altri - provando a tenere il ritmo - si sentiranno male o addirittura schiatteranno. La verità - prosegue - è che quest’Europa non ha futuro perché è una sorta di nave dei folli".

Inevitabile una riflessione su Donald Trump. Per Grillo il presidente Usa "è l’espressione plastica della fine della sinistra frou frou. La gente si è stufata degli Obama e dei Clinton, tutto il loro essere di sinistra trova sfogo nel concedere qualche diritto senza costi e sorridere bene davanti alle telecamere. Non importa come la pensi Trump - prosegue - oppure cosa abbia in comune con gli altri casi di esasperazione alle urne, la sua elezione è stata una sorpresa perché l’establishment americano è molto più ottuso di quanto si possa immaginare".

Uno dei temi su cui Grillo continua a punatre è il reddito di cittadinanza. "Non è una opzione, ma una fatale necessità". E prosegue assicurando che "non si tratta, anche se molti la interpretano così, di una misura basata su una logica assistenzialistica, ma di un ribaltamento delle priorità e della visione della società. Lo Stato che paga vitalizi ai politici e bonus super-milionari ai manager, che creano lavoro, ma spesso fanno anche grossi danni, deve occuparsi o no di garantire un "reddito di dignità" a tutti i cittadini?" . Infine Grillo riassume il senso del provvedimento elaborato dai suoi: "Noi proponiamo qualcosa che ormai è chiaramente inevitabile per redistribuire ricchezza e garantire decenza: basterebbe togliersi di dosso idee vecchie e stereotipate e guardare il mondo per quello che è".

Ora spazio a due temi etici, biotestamento e utero in affitto. "La gran parte delle posizioni etiche - spiega Grillo - trova le sue basi nell'ideologia di chi la esprime. Il Movimento è post-ideologico: non siamo qui a dire cosa è giusto e cosa è sbagliato per e su ogni argomento". Incalzato sul punto il leader del M5S sostiene che per il suo movimento "è fondamentale l'autodeterminazione, intesa come la possibilità data ai cittadini di essere cittadini". Per Grillo "il Movimento si è semplicemente impegnato a restituire il Paese in mano alla gente" e per tale ragione "non può essere connotato ideologicamente neppure su questioni definite etiche". Grillo chiude indicando qual è la priorità della sua creatura politica: "Per noi conta il ripristino della democrazia in Italia che oggi è sospesa, conta il rientro dei cittadini nelle istituzioni e assistere alla costruzione di una idea di futuro".

Il direttore di Avvenire: sui grandi temi sintonia tra M5S e cattolici

In un'intervista al Corriere della sera il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, spiega che quando il suo giornale ha "sollevato il caso di Serravalle speravamo che si riaprisse il dibattito sul lavoro domenicale. Sono lieto che sia avvenuto anche con il contributo del Movimento 5 Stelle" . Quanto alla presa di posizione di Luigi Di Maio contro il lavoro nei giorni festivi, Tarquinio osserva che "è una dimostrazione di sensibilità. Ha capito che il problema non aveva cittadinanza nel dibattito politico ma nella vita delle persone".

E ad una precisa domanda (Il M5S può essere un interlocutore del mondo cattolico?) il direttore di Avvenire risponde in modo inequivocabile: "Lo è già. Sono tanti i cattolici che partecipano alle iniziative del Movimento. Se guardiamo ai grandi temi (dal lavoro alla lotta alle povertà), nei tre quarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità".

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