Beppe Grillo, con una poesia in dialetto romanesco pubblicato sul suo blog, difende la sindaca di Roma Virginia Raggi, dopo lo scoppio del caso 'polizzagate'. "Er sinnaco de Roma nun se tocca" è il titolo dello stornello in cui si ribadisce la solita tiritena secondo cui il primo cittadino della Capitale sarebbe sotto attacco perché si è messa contro i 'poteri forti', soprattutto i palazzinari.
Lei sì, ha commesso qualche errore ma, scrive Grillo, ha chiesto scusa ed è una persona onesta. Il sindaco non si tocca perché il popolo l'ha votato e non se n'è pentito. "In verità ve dico: 'Puliteve la bocca'", conclude il leader del Movimento Cinquestelle.
Ecco il testo integrale della poesia
Virginia Raggi
Dar primo giorno dopo l'elezzione,
l'hanno accerchiata dandoje er tormento,
io ciò 'n idea de tutta a situazzione,
s'è messa contro quelli der cemento.
Sò entrati prepotenti ner privato,
vorebbero costrignela a la resa.
Quarcuno ha fatto i conti e s'è sbajato,
l'ho vista stanca e quarche vorta tesa.
E' stata troppo ingenua davvero
ha fatto quarche erore e chiesto scusa,
quello che dice sò ch'è tutto vero
da oggi l'hanno messa sotto accusa.
Le cose, certo stanno messe male
pe quelli che se sò arubbati tutto,
er tempo passa e la pressione sale,
quello che c'era prima sarà distrutto.
Giornali e giornalisti de regime
palazzinari, burocrati e banchieri
nun tornano li conti co le stime
se sò incazzati pure l'ingenieri
Virginia è onesta e pure preparata
er popolo ha capito, de chi
sippure tutti l'antri, sò in parata
faremo tornà i sordi ne le casse.
Fate attenzione quindi "brava" gente
er Sinnaco de roma nun se tocca
er popolo ha votato e nun se pente.
In verità ve dico: "puliteve la bocca".
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