Grillo non incontra la Raggi, ma la conferma: "Vigileremo"

Il leader del M5S in comizio con il direttorio: "Uniti più che mai". La Raggi allontana Marra: "Sarà ricollocato"

Grillo non incontra la Raggi, ma la conferma: "Vigileremo"

Beppe Grillo difende Virginia Raggi. Per risolvere il caos in Campidoglio il guru del Movimento Cinque Stelle è corso a Roma, ma ha preferito non incontrare il sindaco, limitandosi a una telefonata in cui avrebbe ribadito l'esigenza di unità in un momento difficile per il partito e avrebbe chiesto alla Raggi quali fossero le sue intenzioni.

In particolare la conversazione avrebbe riguardato solo il caso di Paola Muraro, l'assessore indagato da aprile, e non Raffaele De Dominicis, il magistrato chiamato a sostituire Marcello Minenna al Bilancio. La Raggi avrebbe ribadito l'intenzione di attendere le carte relative all'indagine prima di prendere una decisione.

Intenzione confermata infine da un video messaggio sul blog del movimento (guarda): "Stiamo aspettando di leggere il fascicolo della procura che riguarda l’assessore all’Ambiente Paola Muraro", ha detto Virginia Raggi, "Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c’è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l’assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche".

Poi un "Ps" apparso un'oretta dopo la pubblicazione del post: "L’attuale vice capo di gabinetto Raffaele Marra sarà ricollocato in altra posizione". Fin dall'inizio Marra era stato indicato come colui che aveva alimentato i dissidi interni alla giunta.

Intanti Grillo ha prima visto il direttorio M5S per definire una strategia concordata e uscire dall'impasse. Poi è salito sul palco del "#CostituzioneCoastToCoast" a Nettuno. "Il sistema è compatto contro di noi", ha detto il guru, "La reazione del sistema a noi è una cosa bellissima. È una meraviglia. Siamo entrati nella superfetazione della merda cosmica. Raggi sta reggendo benissimo. Virginia andrà avanti. Sta attraversando una cosa che non auguro a nessuno, molto dura anche da un punto di vista psicologico, ma lei sta reggendo benissimo. Virginia è come il primo sindaco negro nel 1968 nel Mississipi".

"Ho commesso un errore, ho sottovalutato la mail", ha infine ammesso Luigi Di Maio, "Perché ho pensato che l'iscrizione nel registro degli indagati venisse da un esposto

di uno del Pd. E non l'ho detto ai miei colleghi del Direttorio. Sono qui per dirvelo guardandovi negli occhi. Ora che ci siamo noi sono tutti Sherlock Holmes a farci le pulci. Ma dov'erano quando c'era mafia capitale?".

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