Sembra non esser piaciuta a Luigi Di Maio la chiusura totale a ogni alleanza ribadita ieri da Beppe Grillo. Il guru del M5S ha di fatto smentito il suo capo politico, che invece qualche tempo fa si era detto pronto a trattare con altri partiti pur di andare al governo, dal momento che questa legge elettorale difficilmente gli garantisce la maggioranza.
Come racconta La Stampa, le parole dell'ex comico avrebbero generato un certo imbarazzo nel candidato premier dei Cinque Stelle. "La sera delle elezioni capiremo come stanno le cose e lancerò un appello", ha ribadito ieri sera Di Maio a La7, lasciando intendere di non aver cambiato idea.
"I giornali si sono inventati frattura tra noi due che non c'è e non c'è mai stata", smentiscono oggi in un post a quattro mani Grillo e Di Maio, "Comprendiamo che per i giornalisti italiani sia difficile pensare che tra noi due, in tanti anni, non ci siano mai stati attriti o discussioni, quindi ogni tanto fingeremo di non sopportarci a vicenda. Insceneremo un litigio e gli manderemo il video".
Poi però ammettono: "Come sempre abbiamo detto, la sera delle elezioni, se non dovessimo aver raggiunto la maggioranza assoluta, faremo un appello pubblico a tutti i gruppi e chiederemo di dare un governo a questo Paese sui
temi. No spartizioni di poltrone o di potere, ma soluzioni concrete ai problemi del Paese. Astenersi voltagabbana".Se sarà così, lo scopriremo soltanto tra qualche settimana. Ma è impossibile non ricordare il no categorico a Pier Luigi Bersani, che nel 2013 chiedeva a Grillo esattamente la stessa cosa...
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