Guardia giurata spara e uccide la fidanzata. L'ipotesi del delitto per la fine della relazione

Il 32enne avrebbe colpito la donna a letto mentre stava dormendo. Poi ha rivolto l'arma contro di sé e si è tolto la vita. La vittima aveva 23 anni

Guardia giurata spara e uccide la fidanzata. L'ipotesi del delitto per la fine della relazione

Il movente sembra essere sempre il solito, tristissimo e squallido nella sua ripetitività. Una storia che sta per finire, lui che non accetta la scelta della fidanzata di lasciarlo e perde la testa, al punto da ucciderla per poi togliersi la vita. Sarebbe maturata in questo contesto la tragedia di ieri a Genova dove un uomo di 32 anni, Andrea Incorvaia, ha ucciso la fidanzata Giulia Donato di 23, prima di puntare contro di se la pistola con cui le aveva tolto la vita. Una follia inaccettabile, ennesimo episodio di una piaga sociale che sta diventando drammaticamente comune nella sua tragica ripetitività.

I due corpi senza vita sono stati ritrovati ieri sera in un appartamento di via Anfossi, nel quartiere genovese di Pontedecimo. A dare l'allarme sono stati i parenti della ragazza che si sono allarmati dopo diversi tentativi a vuoto di contattarla. Non è escluso al momento che il delitto possa risalire alla notte scorsa o addirittura al giorno precedente. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe ucciso la donna mentre dormiva e poi si sarebbe ucciso.

Sul posto i soccorsi non hanno potuto fare altro che costatare quanto avvenuto prima di avvisare le forze dell'ordine, che hanno contattato il sostituto procuratore, subito arrivato sul posto, e il medico legale a cui sono stati affidati i rilievi.

Tatuato e maniaco della palestra lui come dimostrano le tantissime foto postate sui social network, lavorava come guardia giurata e di conseguenza è probabile che l'arma utilizzata sia stata quella di servizio. Giulia era una ragazza dal viso pulito. Aveva perso una figlia, scomparsa dopo un solo mese dalla nascita, che aveva avuto con un altro uomo. In Andrea, più vecchio di lei di quasi dieci anni, aveva forse trovato conforto dopo la tragedia ma invece che protezione ha trovato un padre-padrone.

«Giulia stava con Andrea da circa un anno, ed era cambiata racconta al sito del Secolo XIX Micaela, amica del cuore della ragazza . Lui era ossessivo nei suoi confronti, la controllava sempre e non le permetteva di comunicare nemmeno con noi. L'ha portata anche a lavorare con lui per averla sotto controllo 24 ore su 24. Andrea le aveva anche chiesto di sposarlo ma noi le avevamo consigliato di non farlo perché non era la persona giusta per lei. Eravamo spaventate ma non ci saremmo mai aspettate un epilogo come questo».

Un'altra giovane vita spezzata per la follia

di un uomo che non accetta un «No» come risposta. Un altro inaccettabile femminicidio, tragedia tanto aberrante quanto comune in Italia. Nell'anno appena concluso sono state ben 120 le donne uccise da chi diceva di amarle.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica