È tornata la didattica a distanza e torneranno anche gli aiuti per i genitori, con congedi, indennità dello stipendio al 50% e smart working. I due tempi verbali non sono messi a caso, uno al passato l'altro al futuro. La Dad è infatti già partita. Gli aiuti fanno parte del decreto Sostegni che il Governo si sta preparando a emanare. Per questo il ministro Elena Bonetti, annunciando i provvedimenti per le famiglie messe alle strette dalla nuova emergenza, ha tenuto a precisare che stanno lavorando perché «gli eventuali periodi di congedo parentale fruiti dai genitori durante i periodi di necessità, siano convertiti nel congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale».
Le misure straordinarie prevedono lo smart working per lavoratori dipendenti con figli fino a 16 anni. Chi non può usufruire del lavoro agile, potrà avere un congedo straordinario indennizzato al 50% dello stipendio ma solo per chi ha figli sotto i 14 anni. Chi ha figli tra i 14 e i 16 anni, e dovrà fare i conti con la didattica a distanza, potrà comunque usufruire del congedo ma senza retribuzione «o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, ma con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro». L'obiettivo è «assicurare il diritto dei minori ad avere accanto figure adulte nel loro percorso educativo». Da qui la decisione di allungare i provvedimenti fino ai 16 anni di età. «Si conferma - ha spiegato Bonetti - il diritto al lavoro in modalità agile per i genitori lavoratori dipendenti, che intendiamo estendere ai genitori di figli minori di 16 anni, proprio nella consapevolezza che non si tratti solo di sostenere i ruoli di cura, ma anche i fondamentali compiti educativi dei genitori». il congedo con l'indennità spetta anche «ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi della legge n. 104/1992, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell'attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura».
Per i lavoratori autonomi e impegnati in prima linea nel contrasto all'epidemia, come le forze dell'ordine, i lavori del settore sanitario e socio-sanitario, verranno reintrodotti i voucher per baby sitter e servizi. Ripartiti anche i lavori per l'assegno unico e universale «perché dal 1° luglio ogni bambino possa contare su questa misura strutturale, attesa da anni».
Intanto l'ex ministro Azzolina domanda: «Che la scuola debba chiudere come se fosse una scelta ineluttabile mi colpisce e mi lascia molto perplessa. Oggi ci sono controlli e protocolli studiati apposta per rendere sicure le lezioni in aula. Forse il problema è che la scuola non è un'attività economica?».
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