I notai e gli avvocati sono diversi. E restano indispensabili

Ho letto l'editoriale del 3 maggio, nel quale Carlo Lottieri si chiede cosa fare per risvegliare negli italiani il dinamismo e lo spirito di iniziativa, arrestando la costante e progressiva «moria» delle imprese.

I notai e gli avvocati sono diversi. E restano indispensabili

Ho letto l'editoriale del 3 maggio, nel quale Carlo Lottieri si chiede cosa fare per risvegliare negli italiani il dinamismo e lo spirito di iniziativa, arrestando la costante e progressiva «moria» delle imprese, che va di pari passo con la crisi demografica dell'Italia.

E per uscire dalla trappola suggerisce di far tesoro delle best practices che «in altri paesi hanno prodotto risultati eccellenti» e cita il caso della Germania in materia urbanistica e la Danimarca per il mercato del lavoro. E fini qui tutto bene.

Laddove però suggerisce di sovvertire il millenario sistema di notariato di tipo latino di netta separazione tra avvocatura e notariato, vigente non solo in tutta l'Europa continentale di tradizione romano-germanica, ma in tutti i 91 paesi dell'Unione Internazionale del Notariato tra i quali Cina, Giappone, Russia, l'Africa francofona e l'intera America latina, adeguandolo a quello di un cantone svizzero (neanche il più importante) e in qualche repubblica centro - americana in cui, in una perniciosa confusione di ruoli e funzioni gli avvocati fanno anche i notai e i notai fanno anche gli avvocati, compie un grossolano errore di valutazione e di prospettiva alimentato da un evidente mancanza di conoscenza delle funzioni costituzionali che l'avvocatura e il notariato svolgono nella società e nello Stato: assistenza, rappresentanza e difesa dei diritti dei cittadini nei rapporti intersoggettivi e nei confronti dello Stato, gli Avvocati; garanzia innanzitutto del rispetto della legge nella composizione degli opposti interessi dei cittadini, in posizione di assoluta neutralità e imparzialità nella dinamica degli affari, guidandoli nella ricerca delle soluzioni più adeguate alla loro corretta sistemazione e assicurandone la stabilità dei rapporti che ne scaturiscono, sia fra le parti che verso terzi, i Notai. Una sorta gate keepers della legalità che attuano quella sorta di «giustizia preventiva» che previene il formarsi di costosi contenziosi giudiziari, che ingolfano i tribunali di tutto il mondo e nei soli Stati Uniti d'America bruciano circa il 2% del PIL.

Insomma, due funzioni millenarie totalmente diverse e incompatibili tra loro, egualmente importanti e fondamentali nella vita dei cittadini e nell'organizzazione dello Stato, di cui contribuiscono a garantire il corretto e ordinato funzionamento. La storia e la realtà che abbiamo sotto gli occhi nella società contemporanea ci inducono a non modificare in peggio ciò che funziona, ma di migliorare con opportune riforme ciò che veramente non funziona.

Avvocatura e Notariato sono

ambedue assolutamente complementari e indispensabili, purché ciascuna conservi la sua individualità e le funzioni delineate dalla storia.

Articolo di Giancarlo Laurini Presidente emerito dell'Unione internazionale del notariato

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