I pm del caso Elkann a caccia di firme "apocrife" con le perizie grafologiche. Interrogata la segretaria

Gli inquirenti si concentrano su 14 documenti. All'assistente di John chiesti chiarimenti su gestione dei collaboratori e ruolo delle governanti

I pm del caso Elkann a caccia di firme "apocrife" con le perizie grafologiche. Interrogata la segretaria
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Le firme di Marella Agnelli su alcuni «documenti di rilievo» non convincono i pm di Torino. E a sostegno della tesi che siano di natura «ragionevolmente apocrifa», come scrivono nel decreto di perquisizione, agli atti ci sarebbero già alcune perizie grafologiche. Ecco perché i magistrati, con i sequestri di una settimana fa, hanno provato a ottenere gli originali di 14 documenti, a partire dal testamento pubblico 3693 della vedova dell'Avvocato, più altre due aggiunte redatte dal notato Urs von Gruenigen, indagato in concorso per frode fiscale insieme a John Elkann e al commercialista Gianluca Ferrero.

Per rispondere alle curiosità dei magistrati rispetto alla gestione del patrimonio della famiglia Agnelli, nonché del «family office» di Eschen, in Liechtenstein, la «Tremaco Treuunternehmen Reg», ieri è stata sentita per due ore in procura a Torino la segretaria del presidente di Stellantis Carla Cantamessa. A lei sono stati chiesti chiarimenti utili all'inchiesta rispetto a come venivano gestiti i collaboratori, ai ruoli delle segretarie-governanti prima di Marella e poi di John, Paola Montaldo e Tiziana Russi.

Nel decreto si fa riferimento a «beni, produttivi di reddito, derivanti dall'eredità del Senatore» e «detenuti da società terze» collocate «in paradisi fiscali». È utile anche ricordare che tre mesi dopo l'ispezione antiriciclaggio del nucleo speciale della polizia Valutaria della guardia di Finanza di Torino, nei confronti della P Fiduciaria, John Elkann decide di presentare «dichiarazioni integrative» con riguardo agli anni d'imposta 2019-2020-2021. Ed è in questa occasione, in seguito alla quale il numero uno di Exor avrebbe fatto una prima transazione con l'Agenzia delle Entrate - che le Fiamme Gialle notano per la prima volta la presenza della Blue Dragons Ag, presso la Tremaco. L'indirizzo corrisponde a quello di un'altra società anonima, la Dancing Tree Ag, costituita nel luglio 2020. Da queste integrazioni - come è annotato nel decreto di perquisizione della procura di Torino nell'ambito della vicenda sull'eredità Agnelli - emerge la «presenza di redditi tramite Cfc, cioè controlled foreign companies».

Intanto l'indagine sulla presunta frode fiscale da circa 4 milioni di euro per le dichiarazioni - per l'accusa infedeli - di Marella Agnelli, procede spedita. Nei giorni scorsi sono stati sentiti camerieri e altro personale di servizio degli Agnelli, per stabilire in primis l'indirizzo effettivo della residenza della vedova dell'Avvocato. L'impulso investigativo è un esposto di Margherita Agnelli, con il suo avvocato Dario Trevisan, del 23 dicembre 2022. A questo si aggiungono ben tre memorie difensive integrative, del 12 maggio, del 25 maggio e del 23 giugno 2023. Margerita, sposata con Serge de Pahlen dal quale ha avuto cinque figli, nel suo esposto «con il sostegno di una copiosa produzione documentale» segnala «plurime condotte» volte «a creare l'apparenza di una residenza, in realtà fittizia, in Svizzera «della madre Marella Caracciolo, morta nel febbraio 2019 dopo una lunga malattia (Parkinson) a Torino, luogo in cui abitualmente risiedeva».

Intanto il collegio legale degli avvocati di Elkann, con Federico Cecconi, Paolo Siniscalchi, Carlo Re, sta valutando il ricorso al

Tribunale del Riesame contro il sequestro. L'obiettivo - come da prassi - è poter accedere ai documenti in possesso della procura (durante questa fase vi è una parziale discovery degli atti) per elaborare una strategia difensiva.

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