I rigassificatori arriveranno nel 2023

Procedono in parallelo i percorsi dei due rigassificatori acquistati da Snam per aumentare l'autonomia energetica dell'Italia dalla Russia

I rigassificatori arriveranno nel 2023

Procedono in parallelo i percorsi dei due rigassificatori acquistati da Snam per aumentare l'autonomia energetica dell'Italia dalla Russia: entro ottobre dovrebbe completarsi l'iter autorizzativo sia per quello di Ravenna, sia per quello di Piombino, con le due navi che dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2023. L'ad di Snam Stefano Venier (foto) ha confermato il rispetto della tabella di marcia: «Il primo impianto che dovremmo avere in funzione per la primavera prossima è quello di Piombino - ha detto - e nel 2024 contiamo di avere quello di Ravenna».

I rigassificatori sono navi che servono per portare il gas naturale dallo stato liquido a quello gassoso, permettendo così di utilizzare quello estratto in Paesi che non sono collegati all'Italia con i gasdotti. Ma se gli iter autorizzativi sono più o meno allo stesso punto, con i rispettivi presidenti di Regione, Stefano Bonaccini ed Eugenio Giani nominati commissari, le due vicende potrebbero avere un percorso diverso. Mentre a Ravenna, infatti, c'è un sostanziale consenso sull'arrivo della nave, a Piombino le contestazioni sono molto accese. Ciò dipende anche dal fatto che mentre quello ravennate (la nave Singapore Bw) sarà ormeggiato a otto chilometri e mezzo dalla costa, quello di Piombino (la Golar Tundra) dovrà stare, almeno per i primi anni, nel porto.

Intanto, vincendo la concorrenza di molti terminali europei il gruppo Adriatic Lng ha stretto un

nuovo contratto ventennale con un operatore internazionale (già presente in Italia) che ha prenotato parzialmente la quota di capacità produttiva restante. Adriatic Lng è autorizzata a rigassificare 9 miliardi di metri cubi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica