I timori dell'Italia. "Così si allontana il cessate il fuoco". L'Ue difende Kiev

Lega e 5 stelle contro Bruxelles: "Come gettare nuova benzina"

I timori dell'Italia. "Così si allontana il cessate il fuoco". L'Ue difende Kiev
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Dopo 900 giorni di invasione russa dell'Ucraina, Kiev con una mossa a sorpresa effettua la prima incursione di terra su territorio russo, provando a cambiare lo schema della guerra e a lanciare un segnale agli aggressori. Che sia un game-changer o una mossa azzardata sarà la cronaca delle prossime settimane a dirlo, tanto più che la Russia replica subito con un attacco nella regione di Donetsk che causa la morte di undici civili in un supermercato.

Il governo italiano, di fronte alla mossa dell'Ucraina, non nasconde la propria preoccupazione. «L'Italia insiste sulla cessazione dell'aggressione russa e sul ripristino delle regole del diritto internazionale» dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il mio obiettivo «non è vedere un conflitto che si sposta sul territorio russo» spiega a Radio anch'io su Radio Rai 1. «A questo punto il conflitto peggiorerà e allontanerà il cessate il fuoco. Se vogliamo la pace non dobbiamo incentivare altre prospettive di guerra», ribadendo come sia certamente la Russia il Paese aggressore. «L'Ucraina non sta tentando di invadere la Russia, è una modalità di difesa. La guerra è quella che la Russia ha portato all'Ucraina. Ogni giorno oltre 10mila ordigni cadono sui civili ucraini, ininterrottamente».

Se l'Italia chiede prudenza, il portavoce dell'Unione Europea difende la legalità dell'iniziativa ucraina. «L'Ucraina ha subito un'aggressione illegale. Nel quadro di un legittimo diritto all'autodifesa, ha il diritto di colpire il nemico dove ritiene necessario, sul proprio territorio, ma anche sul territorio del nemico» sostiene Peter Stano.

Contro la posizione di Bruxelles si schierano i Cinquestelle. «Poche parole - gravissime - cambiano la postura dell'Unione europea: si ritiene legittimo che Kiev usi le armi europee contro tutta la Russia, senza limiti. Se l'Italia non è in guerra con la Russia, come dice Tajani, il governo italiano ha il dovere di prendere le distanze dall'Ue. Queste dichiarazioni gettano benzina sul fuoco» dichiarano i capigruppo nelle Commissioni Politiche Ue e Affari esteri di Camera e Senato. Si schiera contro l'offensiva ucraina anche Marco Travaglio che in un suo editoriale parla di «crimini di guerra e atti di terrorismo in Russia. E i camerieri d'Europa avallano la deriva di Kiev». Parole molto simili a quelle di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, che parla di «nazisti ucraini» autori di «sanguinosi atti terroristici ai danni della popolazione civile commessi mentre l'Occidente tace con cinismo». E contro la posizione di Bruxelles si schiera anche il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, che paventa un rischio, che «i russi attacchino la catena di approvvigionamento delle armi occidentali».

Il Pd, invece, con Filippo Sensi, attacca Crosetto.

«I passi indietro del governo italiano nel sostegno al diritto alla difesa ucraino sono un pessimo segnale. Per l'Europa, per la tenuta della coalizione internazionale che sostiene la resistenza dell'Ucraina contro la brutale aggressione russa. Intollerabile un nostro disimpegno».

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