Immigrati, ora Berlino ringrazia Roma

Secondo i dati del suo ministero, nel gennaio 2025 il numero di richieste di asilo è diminuito del 37% rispetto all'anno precedente

Immigrati, ora Berlino ringrazia Roma
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Che il tema del contenimento dell'immigrazione illegale non sia tanto un'ossessione dei conservatori ma una questione che pesa sulla sicurezza dei cittadini e impegna i politici di tutte le aree politiche, lo dimostrano le ultime dichiarazioni della ministra tedesca dell'Interno Nancy Faeser, socialdemocratica. «Mentre altri parlano e si affidano a politiche simboliche, noi abbiamo intrapreso azioni concrete» ha dichiarato Faeser, attribuendo al proprio governo i meriti di un calo del flusso migratorio nel primo mese del 2025. Secondo i dati del suo ministero, nel gennaio 2025 il numero di richieste di asilo è diminuito del 37% rispetto all'anno precedente. La ministra ha sottolineato che questo risultato è stato ottenuto «con controlli alle frontiere e leggi che consentono maggiori e più rapidi rimpatri e velocizzano il processo di asilo». Non solo: in piena campagna elettorale, Faeser ha anche promesso l'implementazione «a pieno ritmo» del nuovo sistema europeo comune di asilo, assicurando che «le frontiere esterne dell'Ue saranno finalmente protette in modo completo». Ma i dati, per quanto veritieri, celano una realtà più complessa che l'autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung ha analizzato in un editoriale che aveva pubblicato un mese fa, molto prima che il tema diventasse paglia per fuochi elettorali. Il titolo, emblematico, suonava: «Faeser dovrebbe ringraziare Giorgia Meloni». Il quotidiano tedesco smontava l'autocelebrazione del governo Scholz evidenziando come solo chi considera i confini tedeschi «il centro del mondo può credere che l'introduzione di controlli alle frontiere abbia impedito da sola a decine di migliaia di migranti di raggiungere la Germania». La verità, scriveva allora il quotidiano e il ragionamento vale anche per gennaio 2025, va cercata più a sud, nelle politiche del governo italiano: «È stato il primo ministro italiano a spingere fortemente per la cooperazione con il governo di Tunisi al fine di arginare l'immigrazione illegale». I numeri parlano chiaro: secondo Frontex, i migranti giunti in Italia dalla Tunisia nel 2024 sono diminuiti dell'80%, passando da 96.000 a 19.000.

La conclusione della Frankfurter era un monito per Berlino: «In termini di politica migratoria, la Germania deve cercare di cooperare con l'Italia molto più che in passato e nonostante alcune riserve». Una lezione che dimostra come la gestione dei flussi migratori richieda non tanto proclami elettorali quanto una reale cooperazione internazionale, dove il pragmatismo deve prevalere sulle ideologie.

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