
«In casa c'era anche mia madre». Indagata per occultamento di cadavere e concorso in omicidio volontario Nors Mazlapan, la mamma del killer di Ilaria Sula. Svolta nelle indagini sul delitto della 22enne studentessa di Statistica. Oggi la donna verrà interrogata in Procura per stabilire il suo ruolo nel delitto.
Mark Antony Samson, del resto, durante l'interrogatorio di convalida, ammette che la mattina del 26 marzo, quando uccide Ilaria, la madre è nell'appartamento. Ma su domande specifiche, vale a dire se la donna si è accorta di quanto accaduto, il 23enne si avvale della facoltà di non rispondere ripetendo che avrebbe fatto tutto da solo. Uno scenario difficile da immaginare. Perché? Il bilocale, un seminterrato al civico 8 di via Homs, è di appena 50 metri quadrati. Impossibile non sentire le grida della ragazza accoltellata, la sua caduta a terra, il trambusto durato ore per pulire la stanza e sbarazzarsi del corpo facendolo uscire dal portone in pieno giorno e facendo attenzione a non lasciare tracce nell'auto.
Mark Antony, insomma, si addossa ogni colpa per proteggere i genitori. Per la Procura i fatti sono andati in altro modo. È la mattina del 26, Ilaria ha passato la notte dall'ex fidanzato. La sera prima va a casa Samson per restituire delle magliette. Mark Antony gliele ha chieste insistentemente ma Ilaria non sa che è una trappola. Con la scusa che è tardi, poi, la convince a passare la notte da lui. La mattina dopo i due fanno colazione. Mark Antony vede una chat fra Ilaria e un ragazzo conosciuto in rete. Diventa una furia. Possibile che la madre non si accorge della discussione nella stanza accanto alla sua? Sul vassoio della colazione c'è un coltello e Mark Antony non ci pensa due volte. «Ho agito d'impulso, ho avuto un raptus» metterà a verbale. La donna, secondo gli inquirenti, sente le urla della ragazza e si precipita sulla scena del delitto, in camera del figlio. Ma Ilaria è già morta, a terra, in una pozza di sangue. Uccisa con tre coltellate alla gola che le provocano un choc emorragico quasi istantaneo. A quel punto lo aiuta a pulire mobili e pavimento, a mettere in un sacco tappeto e stracci intrisi di sangue, a chiudere il cadavere nella valigia, coperta con delle buste nere della spazzatura. Poi, quando tutto sembra a posto, a caricare il trolley nel bagagliaio della loro auto. Destinazione: il dirupo sul monte Guadagnolo dove il figlio, reo confesso, lo getterà per decine di metri nella boscaglia. E dove verrà trovato dagli agenti della squadra mobile la mattina del 2 aprile dopo la confessione dell'omicida. Una settimana, tanto dura la sceneggiata di Mark Antony che usa il cellulare di Ilaria per depistare parenti e amici. Deve farla credere ancora viva, fuori città con un ragazzo e una ragazza. Invia messaggi ai genitori che vivono a Terni, alle compagne di Università e di stanza, cancella i suoi profili social.
La madre non fa nulla per farlo costituire. Lo copre fino all'ultimo, fino al rinvenimento della poveretta. E il marito, possibile che non sapeva nulla? Alle 13 di oggi la salma di Ilaria arriverà a Terni per i funerali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.