Niente confronto Letta-Meloni: ecco perché

Richiamando la corrente legge elettorale, l'Agcom impone lo stop al confronto tv previsto a Porta a porta tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta

Niente confronto Letta-Meloni: ecco perché

Stop al duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Il leader del Partito democratico e la sua omologa di Fratelli d'Italia non potranno discutere in tv, né da Bruno Vespa né in qualunque altro contesto. Così ha deciso l'Autorità garante delle comunicazioni, secondo la quale "la programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione".

Infatti, secondo l'Agcom, questo potrebbe essere suscettibile a determinare "in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri". L'Agcom si è espressa a seguito di una lunga serie di esposti e di segnalazioni sull'evento elettorale che era stato programmato alla fine della campagna elettorale. Invece, pare, che non ci sarà. L'Autorità garante per le comunicazioni, nella sua nota, ha voluto ricordare che l'attuale sistema elettorale italiano è doppio, prevedendo una parte proporzionale basata sui collegi plurinominali, che concorre per cinque ottavi del totale, basato "sullo scrutinio di lista". Dall'altra, per i restanti seggi, corrispondenti agli ultimi tre ottavi, permette alle "liste di presentarsi (o meno) in coalizione per concorrere all’assegnazione", basandosi sui collegi uninominali. Quindi, sottolinea l'Agcom, la legge attualmente in vigore "non prevede altresì l’individuazione di un capo della coalizione (laddove invece impone alle liste di indicare il relativo capo politico), né postula necessariamente che l’esito delle elezioni venga determinato dal confronto tra due liste o tra due coalizioni".

Ciò detto, conclude l'Agcom, "l’interpretazione della disciplina sulla par condicio deve necessariamente conformarsi a tale impostazione". Quindi, l'Autorità richiama le forze politiche al loro ruolo, sottolineando come "la definizione delle modalità di eventuali confronti fra esponenti politici non può essere rimessa agli esponenti politici medesimi, rientrando, tale definizione, nella responsabilità editoriale dei direttori responsabili dei programmi".

In serata, Antonio Nicita, candidato al Senato per il Partito democratico e già commissario Agcom, ha dichiarato: "La Delibera odierna dell'Agcom non vieta confronti a due ma format che prevedano un unico dibattito e le relative comunicazioni al pubblico".

Quindi nella nota si aggiunge: "Appare dunque possibile avere confronti tra due leader, così come tra più leader, a condizione che tale format non si esaurisca in un unico confronto, ove sia prevista, dall'autonomia editoriale dell'emittente, un forma con partecipazione di due soli soggetti e una connessa unica comunicazione".

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