Io, la Batmobile e quel pezzo arrivato a casa. Vi spiego il boom della Lego nel lockdown

Conti annuali +14%: piace più della Playstation. Il segreto? Il servizio clienti

Io, la Batmobile e quel pezzo arrivato a casa. Vi spiego il boom della Lego nel lockdown
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Mattoncini d'oro. Il lockdown ha messo in crisi aziende di ogni tipo in tutto il mondo, ma loro no, sono cresciuti anche durante la pandemia, come se niente fosse. Sto parlando della Lego, che attraversa l'infanzia di ogni generazione. E così, anche con la popolazione chiusa in casa per il Covid-19, la Lego ha continuato inarrestabile a vendere i suoi prodotti, non nei negozi ma online. Rispetto al primo semestre del 2019, la Lego ha registrato una crescita del 14 per cento, con il fatturato aumentato del 7, 2,5 miliardi di dollari. Questo significa che i bambini nel 1950 giocavano con le Lego, nel 1960 pure, nel 1970 pure, nel 1980 pure, fino a oggi.

D'altra parte la Lego non ha età, contagia tutti, altro che Covid, e ha contagiato perfino me, che in realtà avendo quasi cinquant'anni gioco ore con la PlayStation con il mio team di quasi cinquantenni (che abbiamo chiamato I Murgi, in onore della Murgia). Eppure durante il lockdown sono riuscito a montare una batmobile della Lego di 3306 pezzi che Paolo Borzacchiello, noto scrittore ed eccezionale consulente aziendale, ha regalato al suo scrittore preferito, cioè a me.

All'inizio l'ho ringraziato chiedendogli: «Non potevi regalarmela già montata?», perché era bellissima ma ero convinto che non avrei mai avuto la pazienza. Però era una batmobile, e proprio quella del Batman di Tim Burton del 1989, non potevo non montarla, e dopo aver scartato l'ipotesi di pagare il filippino per montarmela, ho pensato che il lockdown poteva essere una ragione per fare qualcosa di diverso dal solito. Così ho scoperto non solo che montare un oggetto Lego diventa una droga, ma anche che ha un servizio assistenza clienti formidabile. Ironia della sorte, proprio in quei mesi in cui montavo la mia batmobile, avevo un problema proprio con la Svezia, il paese della Lego. Non proprio con la Svezia, ma con l'Italia (ti pareva), dovendo fornire una dichiarazione di residenza fiscale che doveva darmi l'Agenzia delle Entrate per farmi pagare dalla Svezia dei diritti d'autore. Non vi dico quanto ci ho messo, tra telefonate a vuoto all'Agenzia delle entrate, viaggi con autocertificazione agli uffici dell'Agenzia con persone in fila distanziate e con mascherina e impiegati stressati, poi un mese di attesa (un mese!) e di nuovo il viaggio della speranza, infine un foglio di carta con timbro, che non potevo avere per email, come mi aveva detto un operatore rimandandomi a un altro operatore che mi diceva il contrario.

In tutto questo, mi è bastato contattare la Lego e un personale gentilissimo mi ha chiesto quale pezzo mi mancava, sono andato a cercarlo nel manuale e gliel'ho indicato, era il 1323, e dopo meno di una settimana mi è stato recapitato a casa gratis, con tanto

di scuse per l'inconveniente. Ecco, questo per dirvi che sono contento che la Lego guadagni sempre di più, io se si potesse la voterei e gli darei pieni poteri, insomma durante il lockdown sono diventato un vero leghista.

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