Isoardi, femministe sbugiardate. ​Salvini: "La camicia? Era la sua"

Matteo Salvini in tv rivela: "Vi do una notizia: la camicia di Elisa era la sua". Smontata l'isteria femminista sulla Isoardi

Isoardi, femministe sbugiardate. ​Salvini: "La camicia? Era la sua"

Se la foto di Elisa Isoardi doveva produrre qualche effetto studiato, non è dato sapere. In fondo ormai i vip sui social network condividono un po' tutto della loro vita e i follower, chi più chi meno, sembrano apprezzare. Ed è probabile che anche la compagna di Matteo Salvini intendesse solo mostrare ai suoi fan virtuali che una conduttrice televisiva in un "venerdì sera da leoni" può ritrovarsi nella normalissima condizione di togliere le pieghe ad una camicetta.

Ecco, camicetta. Perché su quell'indumento bianco si sono sprecati nei giorni successivi fiumi di inchiostro. Un dibattito al limite del ridicolo su femminismo, ruolo della donna e via dicendo. La Isoardi risulta agli occhi delle suffragette nostrane tre volte recidiva: innanzitutto, è la fidanzata del leader della Lega (e questo basta); poi c'è quell'intervista in cui sosteneva di volersi far da parte per lasciare spazio al vulcanico Salvini in forte ascesa politica; infine, la "patriarcale" immagine della compagna a casa che stira le camicie.

La Isoardi, senza scomporsi, ha armato suo malgrado commentatori e avversari politici (del compagno). Due esempi su tutti: la consigliera islamica di Milano, Sumaya Abel Qader, ha replicato mostrandosi (velata) comodamente seduta sul divano mentre il marito si destreggia col ferro da stiro; e lo stesso ha fatto (prima, quindi il copyright è il suo) la blogger Selvaggia Lucarelli. Inutile elencare le vagonate di editoriali e commenti.

Il fatto è che, come c'era da aspettarsi, quella camicia non era affatto di Salvini. Ma della Isoardi. A scandire la "notizia" è stato lo stesso leader della Lega ieri sera ospite a Quinta Colonna su Rete4. E così crollano in un attimo tutti i femminismi, le esegesi indignate, le opinioni contrapposte e le interpretazioni patriarcali.

Tutto finto. La Isoardi stava semplicemente affrontando prima la manica, poi i polsini, infine il colletto e via dicendo di un indumento. Il suo. Nessun messaggio anti-emancipazione della donna. Sbugiardate le femministe.

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